venerdì 31 dicembre 2021

VERA GHENO. LE RAGIONI DEL DUBBIO L'ARTE DI USARE LE PAROLE

 VERA GHENO. LE RAGIONI DEL DUBBIO L'ARTE DI USARE LE PAROLE


In piena sintonia con il titolo, con la parte scritta in grande (e ho scritto anche il sottotitolo perchè ha un senso farlo), ho letto la prima parte del libro un po' dubbioso se proseguire o meno.

Per quanta simpatia emanasse l'autrice, Vera Gheno,con una introduzione piuttosto autoironica, non riuscivo ad entrare in sintonia con il contenuto del libro.

Poi ho anche trovato due affermazioni in pagine vicine che mi sembravano in contraddizione, e con una supponenza che il resto del libro ha provveduto a smontare, ho subito giudicato: "Ma cosa scrive questa Gheno, non si accorge che si contradice?"

Ecco le due affermazioni che hanno urtato la mia sensibilità: 

1.Pattugliare i limiti del proprio sapere, secondo me, è essenziale. Purtroppo, ci siamo convinti che siccome le informazioni, in linea di massima, sono a portata di mano, possiamo sapere tutto. Ma acquisire un'informazione non vuol dire conoscere: non coincide nemmeno con il capirla. L'accesso all'informazione non vuol dire conoscere: non coincide nemmeno con il capirla. L'accesso all'informazione permesso da internet non ci ha dotati automaticamente della conoscenza, che va invece perseguita con fatica (pag.20)

2. A questo proposito Stefano Bartezzaghi cita una frase di Umberto Eco: "Per me l'uomo colto non è colui che sa quando è nato Napoleone, ma quello che sa dove andare a cercare l'informazione nell'unico momento della sua vita  in cui gli serve, e in due minuti" (pag.24)

E insomma, il mio pregiudizio aumentava, sostenuto anche da un linguaggio che mi sembrava fin troppo semplice (anche questo stereotipo smontato da Gheno nel corse delle pagine di una lettura che diventava sempre più interessata) per una tematica così importante.

Anche lo stile sarà motivato da un gustoso aneddoto che chi vorrà leggere il libro troverà a pagina 90 (e non "spoilero" - termine il cui uso è autorizzato da Gheno - per cui chi è curiosa o curioso legga il libro)

Credo che la svolta di interesse e di passione per il contenuto del libro sia iniziata soprattutto dal secondo capitolo intitolato Riflessione. Soprattutto, a mio avviso, sempre che abbia capito qualcosa, emerge il vero cuore del libro, il sottotitolo: L'ARTE DI USARE LE PAROLE. Mi sembra che sia un ottimo libro di suggerimento per conoscere l'importanza delle parole e saperle usare (e valutare). 

Ho trovato particolarmente bello il terzo capitolo, dedicato al SILENZIO (e non l'ho trovato per nulla in contraddizione trovarlo in un libro che istruisce ad usare le parole). Del resto Gheno scrive che "il silenzio non è assenza di comunicazione, ma una delle forme di comunicazione"

 "Penso, semplicemente, che dobbiamo renderci conto della vera e propria necessità di silenzio che abbiano nelle nostre vite"

Concludendo il libro ho pensato che potrebbe essere un libro adatto per il gruppo di lettura della associazione Amici del gabbiano che da tempo vorrebbe affrontare un saggio come libro del mese.

Ho apprezzato il libro e mi sento di consigliarlo.

mercoledì 15 dicembre 2021

PITIGRILLI "Mammiferi di lusso"

 PITIGRILLI "Mammiferi di lusso"

Posso dire che se non fosse stato per il reading teatrale dell'amico Matteo Nicodemo in libreria Il gabbiano probabilmente mai mi sarebbe venuto in mente di leggere un libro di Pitigrilli (Dino Segre).

Peccato, perchè mi sarei perso un momento di divertimento. 

Ho trovato in questi racconti, forse è un volo pindarico, una vaga riminiscenza delle ambientazioni di Wodehouse, una situazione "fuori dal tempo". Certo Pitigrilli molto più cinico, disincantato e deluso. 

L'inutilità dei personaggi di Wodehouse allietano e disintossicano. Pitigrilli dipinge tipi umani che in fondo, senza la generalizzazione categorica che ama fare, soprattutto di genere, non possiamo non intravedere o riconoscere anche a distanza di quasi cento anni. 

Non l'ho trovato "politicamente scorretto" nel suo dipingere uomini e donne, soprattutto donne, con stratti stereotipati. Del resto la contesa tra "politicamente corretto" e "politicamente scorretto" è spesso una fandonia utilizzata ad arte da chi vorrebbe mantenere differenze e sudditanze tra generi e popoli

Semplicemente come esseri senzienti ci siamo evoluti civilmente.

Contestualizzando lo scrittore nella sua epoca,  ci si può divertire con i personaggi e le trame dei suoi racconti.

Una citazione merita una sottolineatura, per dire di come, sapendo estrapolare, ci sia molta arguzia e contemporaneità anche in Pitigrilli:

"Se hai qualche sciocchezza da dire, dilla ad alta voce. Il pubblico giudica della bontà delle idee a seconda dell'intonazione con cui vengono espresse..."



lunedì 13 dicembre 2021

PAPYRUS l'infinito in un giunco _ di Irene Vallejo

PAPYRUS  l'infinito in un giunco _ di Irene Vallejo

E' forse il più bel libro che ho letto negli ultimi mesi (e ho letto libri molto belli in questo periodo). Irene Vallejo ha prodotto un'opera che conquista, commuove, entusiasma, intriga, incuriosisce e alla fine fa capire perché, se ne ce fosse bisogno, amiamo così tanto questo oggetto fatto di carta (io prediligo quelli di carta) e riempito di parole. 

Vallejo parla di libri ma racconta di uomini, e quando parla delle vicende umane ci fa rendere conto come la scrittura, la conservazione e la diffusione dei libri sia non solo strettamente connessa ma anche dirimente elemento di indirizzo per come si è sviluppata la vicenda umana. (Possiamo avere riserve sulla nostra storia, colma è vero di lacrime, sangue, lutti e ingiustizie, ma Vallejo ci fa intravedere e ci invita a riflettere come sarebbe stata senza libri)

Questo, lo affermo con tranquilla certezza, è un libro da leggere (e da regalare a chi si vuole bene). Ed è un libro da comperare nelle librerie dove ci sono le persone ad accoglierci, a guidarci, a consigliarci. 










martedì 7 settembre 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 27)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 27)

Può darsi che l'associazione Amici del gabbiano di Trezzo non abbia molti pregi. Ma se sono pochi, uno di questi è la curiosità nella ricerca. La costanza di voler percorrere tutti i sentieri possibili della cultura e della riflessione ci hanno concesso di conoscere la LIDAP (lega italiana contro i disturbi d'ansia, agorafobia e attacchi di panico)  - https://www.lidap.it - e in particolare Amalia Prunotto, Elena Grimaldo, Roberto Pozzetti e il presidente della associazione Giuseppe Costa.

Con loro, e con la preziosa collaborazione di Nives Manganini come lettrice,  abbiamo organizzato la presentazione del libro AMORI 4.0 Viaggio nel mondo delle relazioni,  in un interessate pomeriggio in streaming, il 6 marzo.

Per chi volesse vedere l'evento o rivederlo, ecco il link:

https://youtu.be/7SBTbvtOS9I




domenica 5 settembre 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 26)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 26)

Poter realizzare eventi in collaborazione e in sinergie con altre realtà presenti sul territorio è uno degli scopi della associazione Amici del gabbiano nella tensione ideale che desidera rendere la nostra libreria "il gabbiano" un crocevia importante nella produzione culturale e nella circolazione del pensiero e delle idee anche in dialogo e in dialettica nella realtà che viviamo ogni giorno.

Il 22 febbraio è uno di questo momenti. Realizzato con il Cinema Teatro IL PORTICO e con la Comunità Pastorale s. Gaetano questo evento è incentrato sul libro PINOCCHIO di Collodi commentato da Franco Nembrini che presenta la sua opera in questo intervento, ancora una volta necessariamente in streaming.

https://youtu.be/VwKTd2qPEzE





sabato 4 settembre 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 25)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 25)

"Azione Clima" è il brand del collettivo di studio della questione climatica alla quale la associazione Amici del gabbiano fornisce un contributo decisivo. Il senso di questo collettivo è di affrontare questa problematica (che sta diventando forse più urgente di quanto si pensasse e sperasse) offrendo gli strumenti che si è in grado di offrire: divulgazione scientifica di qualità e buone pratiche realizzare e realizzabili da ciascuno. Senza pretese superiori alle nostre possibilità, con la consapevolezza onesta di essere piuttosto ignoranti in materia, probabilmente spaesati come molti, sicuri solo di non avere sicurezze e per questo tesi con curiosità a capire senza sentenziare.

I libri come sempre sono tra gli strumenti preferiti per conoscere e cercare di comprendere. Come  il beli libro CAMBIAMENTI CLIMATICI di Marcello di Paola. 

Con l'autore abbiamo realizzato un bel colloquio il giorno 19 febbraio, affrontando la questione, non si pensi che siamo fuori tema, da un punto di vista filosofico. 

Se l'incontro ha fornito risposte o perlomeno sollevato domande intelligenti, può essere valutato vedendolo o rivedendolo a questo link

https://youtu.be/KmQYDef5Od8



venerdì 3 settembre 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 24)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 24)

Chi partecipa, fa parte o comunque segue l'attività della associazione Amici del gabbiano sa che la scelta di realizzare l'evento legato al Giorno della Memoria alle 5.30 del mattino non ha alcuna motivazione di originalità. E' anzi un umile, inadeguato ma sinceramente sentito moto di vicinanza ideale con le vittime della Shoah. I rastrellamenti, a mo' di esempio che li comprende tutti quello di Roma, iniziavano prima che sorgesse l'alba, nel momento nel quale le già smarrite "prede" erano ancor più indifese. 

Anche quest'anno, domenica 31 gennaio,  senza poter coinvolgere con la loro calda presenza gli amici, abbiamo voluto realizzare il nostro momento di riflessione e di commemorazione alle 5.30 in libreria, ragionando sulla domanda fondamentale che ci siamo posti: "SAPPIAMO ASCOLTARE?" e raggiungendo il pubblico in streaming. 

Fondamentale per la realizzazione del lavoro del direttivo della associazione è stata la preziosa collaborazione di Antonella Boisio, Elide Crippa e Nives Manganini per le letture e di Rossella Pirotta per le musiche.

Per poter rivivere quel momento: https://youtu.be/mmOAmwxlJoE




lunedì 30 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 23)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 23)


E' un momento di rara intensità quello raggiunto con la lezione del professor Walter Barberis, presidente della Giulio Einaudi editore, basata sul suo straordinario libro "STORIA SENZA PERDONO". Questo è il secondo evento del trittico che abbiamo dedicato alla riflessione sul "giorno della memoria" nel 2021. Proprio il 27 gennaio. Il libro, composto da meno di 100 intensissime pagine, ragiona sul cammino spesso non semplice di memoria e storia, analizzando il ruolo dei testimoni e il ruolo degli storici (rapporto non semplice, basta ricordare certe pagine della senatrice Liliana Segre). 
La memoria è indispensabile, anche nella sua fragilità, ma di fronte al rischio dell'oblio ci salverà solo la razionalità della ricerca, l'onestà dell'insegnamento, e tanta umanità. 
Una brutale ma forse non sbagliata sintesi estrema del ragionamento del professor Barberis.
Ma forse vale la pena risentire la sua lezione aprendo questo link: https://youtu.be/SSaqmuqiPmA



venerdì 27 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 22)

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 22)

Inizia con il dialogo del 25 gennaio con Daniela Padoan sul suo straordinario libro COME UNA RANA D'INVERNO una settimana molto importante per l'associazione Amici del gabbiano. E' la settimana dedicata alla riflessione sul Giorno della Memoria. E' stato sin dalla fondazione della associazione un appuntamento importante al quale si è dedicata una forte attenzione, intesa a capire, imparare, riflettere, analizzare le diverse sfaccettature di una della più devastanti e drammatiche vicende della storia umana che a celebrare in modo retorico e rituale.


Il 25 gennaio quindi in streaming l'associazione Amici del gabbiano con la Libreria il gabbiano ha proposto un dialogo (che si è rivelato di una profondità e un interesse unico) con Daniela Padoan che aveva pubblicato questo indispensabile libro frutto dei suoi colloqui con tre Signore che erano sopravvissute ai campi di sterminio: la Senatrice Liliana Segre, Goti Bauer e Giuliana Tedeschi.

I tre appuntamenti sono stati raccolti sotto il titolo SAPPIAMO ASCOLTARE, titolo che suggerisce un filo rosso che unisce i passaggi della riflessione che l'associazione ha proposto nel 2021. 

Questa domanda conduce il dialogo con Daniela Padoan che ci racconta la difficoltà che i sopravvissuti hanno trovato, e trovano, nel testimoniare, sui rapporti necessari ma non semplici tra testimoni e storici e sulla importanza che chi ascolta non sia rispettosamente distante ma sappia aprire le braccia

Questo il link per rivedere il dialogo:

https://youtu.be/8N4AhciPeg8




lunedì 23 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 21)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 21)

Continuano le sinergie tra l'associazione Amici del gabbiano, la libreria e le associazioni presenti nel territorio. 
Questa è la volta dell'associazione Papillon che propone la presentazione del libro "DEL BICCHIERE MEZZO PIENO di Paolo Massobrio che discute del suo libro con Maurizio Vitali
Lo abbiamo trasmesso, per ovvie ragioni, in streaming, il 19 gennaio.


domenica 22 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 20)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 20)


Che "tipa" la nostra amica Carla Vitantonio, autrice di "PYONGYANG BLUES". Beh, non è comune a tutti vivere quattro anni in Nord Korea, insegnando italiano. Per fortuna ha scritto un libro gustosissimo, allegro, tenero, riflessivo e anticonvenzionale. E per fortuna ci è capitato di leggerlo ( c'è anche un motivo personale, essendo la RPDC una delle mete scritte sul libro dell'Ovunque che speriamo ritornerà ad essere aperto a breve). 

Una volta conosciuto il libro e conosciuta Carla che ha apprezzato una mia recensione, abbiamo organizzato. Con un piccolo motivo di ansia. Carla vive a Cuba (e nel periodo nel quale la abbiamo cercata stava anche sposandosi!)

Ma la connessione ha funzionato benissimo, e noi, vestiti invernali, abbiamo potuto fare una allegra e profonda intervista a Carla bella sbracciata al caldo dei tropici. 

Dopo l'esperienza nordcoreana Carla ha lavorato in Myanmar, scrivendo un secondo libro "Myanmar swing" che è ancora da scoprire. Ci sarà quindi una seconda puntata?

Vale la pena di rivedere questa intervista

https://youtu.be/QfXD8-BaRhU

sabato 21 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 19)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 19)

AFRICA 1960 -2020. La difficile indipendenza. Colloquio con Giusy Baioni.

Ogni evento organizzato dalla associazione ha un valore intrinseco molto alto, anche solo per la fatica che è costato a delle persone come me che nel campo culturale sono dilettanti entusiasti e precari. Alcuni eventi assumono un carico emotivo particolare, sono vissuti con maggiore ansia e con maggiore tensione. Uno di questi sicuramente l'intervista che abbiamo fatto con Giusy Baioni a proposito del Dossier curato da lei con Franco Ferrari per MISSIONE OGGI incentrato sulla difficile indipendenza di numerosi stati africani avvenuta sessant'anni prima (1960).
Giusy è una giornalista freelance, la voce del sabato di Radio Bullets, una esperta di Africa subsahariana e una grande amica. 
Il 17 dicembre, con il coordinamento di Africast (il brand dedito a cercare di frantumare un po' di stereotipi e ad accendere una luce sull'Africa al quale l'associazione Amici del gabbiano partecipa) abbiamo realizzato questa intervista in streaming.
(Il dossier è fatto benissimo e per chi volesse, chiedendo a Marco in libreria, qualche copia è ancora avanzata)
Ecco il link dell'intervista per chi volesse vederla.


venerdì 20 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 18)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 18)

16 DICEMBRE 2020. NUOVO INCONTRO DEI LETTORI "SULLE ALI DEL GABBIANO"

Siamo obbligati a vederci su ZOOM, ma questo non frena l'attività del gruppo di lettura che si appassiona, si divide e discute con allegra animosità su questo romanzo, CAMBIARE L'ACQUA AFI FIORI  di Valerie PERRIN, grande successo di vendite, ricco di ambienti, situazioni, personaggi, anche se non convince tutti.
Non è sicuramente un libro banale, quindi anche quando l'autirice non sembra aver centrato qualcuno dei suoi numerosi obiettivi, riesce comunque  a stimolare una bella discussione, che è il  "sale" dell'esistenza di questo gruppo di amanti della lettura e curiosi cultori del "libro" . 

Faccio un salto nel presente per ricordare che il 22 settembre, questa volta del 2021 - quindi nell'immediato futuro - la libreria apre le porte per la discussione sul libro PATRIA di Aramburu. Direi un appuntamento da non mancare.




giovedì 19 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 17)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 17)

Sono "piccole storie" le protagoniste, con il loro autore Pandino Bertagna ( nome d'arte), del 17° evento organizzato dalla Associazione Amici del gabbiano, con la libreria "il gabbiano".
Piccole storie che narrano, autobiograficamente, le vicende di formazione del nostro nuovo amico (perché le storie e i libri servono anche a questo, a  far conoscere e creare legami tra le persone) dalla Milano degli anni '60 alle scuole casearie alle piccole avventure di gioventù.
Il percorso della Associazione è linearmente ondivago, per scelta e per missione, legando sinergie con varie associazioni, interlocuzione con autori conosciuti e tematiche di ampio respiro, con storie piccole ma importanti di persone del nostro territorio. Sempre concentrati sul valore del libro come elemento unificante e principale forma di trasmissione culturale e dibattito intellettuale, e di conseguenza con ferrea determinazione a rendere centrale e salvaguardare la nostra libreria "il gabbiano".



mercoledì 18 agosto 2021

Anatolij Kuznecov _ BABIJ JAR. Un libro da leggere, lo consiglio.

 Anatolij Kuznecov _ BABIJ JAR. Un libro da leggere, lo consiglio.

Ho deciso di leggere questo libro solo per il titolo. Babij Jar è l'area vicino a Kiev dove si compì uno delle più drammaticamente rilevanti stragi di Ebrei della SHOAH ( in due giorni furono sterminati più di 30.000 ebrei ucraini). Pensavo quindi che fosse una ricostruzione storica di quegli avvenimenti, anche se mi chiedevo quale dettaglio di ricerca storica prevedesse  più di 400 pagine. Invece ho scoperto un libro che mi ha sorpreso. Un libro che narra le vicende autobiografiche del giovane Anatolij che vive il periodo di occupazione nazista della Ucraina fino al ritorno dell'Armata Rossa. Un libro drammatico ma narrato con partecipazione senza patetismo. Quasi un fatalismo nel descrivere la durezza della vita, la fame, la paura, le attenzioni per non farsi deportare. Ma attenzione. Con sapienza e acutezza l'autore sa mettere in comparazione la precedente "occupazione" sovietica - con un richiamo drammatico alla carestia programmata con la quale le autorità comuniste sterminarono circa 7 milioni di ucraini- con l'occupazione nazista. Lo sa fare anche con una certa dose di umorismo, come quando racconta che in famiglia dovettero ritagliare le fotografie per far sparire dalle stesse le immagini di persone cadute in disgrazia sotto lo stalinismo, ritagliando tanto che alla fine buttarono le fotografie; oppure quando Anatolij legge un brano di un giornale filo nazista e il nonno crede che stia leggendo un giornale bolscevico e lo vuole zittire per paura, confondendosi tanto simili erano linguaggio e concetti. 
Ci sono pagine particolarmente dure, come quando racconta, per interposta persona, il trattamento riservato ai prigionieri di guerra sovietici (con i comandanti e i commissari politici lasciati letteralmente morire di fame in un recinto all'aperto all'interno del lager). E Kuznecov non manca di ricordare che i prigionieri di guerra sovietici furono mandati direttamente dai lager tedeschi ai gulag siberiani dallo Stato Comunista perché avevano la colpa di non essere morti ma di essersi arresi.
Un libro, per essere brevi, crudo, intenso, sorprendente. L'autore ha avuto enormi difficoltà nella pubblicazione sotto il regime comunista. Del resto nell'URSS post bellica la SHOAH era una realtà che si tendeva ad oscurare. Troppe questioni aperte, vediamo come si comportano ancora oggi lo Stato polacco e lo Stato Ungherese per non riconoscere le proprie responsabilità. Un libro che consiglio vivamente.


ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 16)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 16)

Rendere la libreria "il gabbiano", la libreria dei trezzesi, un centro importante per la produzione culturale a tutto tondo e momento di incontro di diverse realtà culturali e associative del territorio (in senso ampio) è stato uno degli obiettivi per il quale la associazione "amici del gabbiano" ha lavorato con più convinzione e costanza. 
Un esito come quello del 24 novembre, quando Mariposa ha proposto un incontro in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne è stato per tutta l'associazione particolarmente gratificante.
L'incontro on line è stato occasione per ribadire, e conoscere se necessario, che l'attività del Centro Anti Violenza non si ferma, conversando con le operatrici della rete VIOLA.
Non sarà l'unica collaborazione,  nel corso dell'anno, con associazioni del territorio realizzate dagli "amici del gabbiano" e dalla libreria "il gabbiano". A questa una collaborazione teniamo molto. La realtà, vicina e internazionale, grida che è sempre più necessario alzare la voce su questi problemi. 
Questo il link per vedere o rivedere l'evento


martedì 17 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 15)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 15)

Abbiamo ancora in mente i drammi, gli eroismi (spesso misconosciuti) e le ribellioni che tanto bene fanno all'umanità che l'incontro con Ilaria Tuti ha consegnato alle nostre intelligenze, e in pochi giorni cambiamo completamente registro, dedicandoci ai bambini - ma forse un filo rosso si può tirare tra i due eventi, nella considerazione che cercare di consegnare a chi ci sarà dopo di noi un futuro il meno ammaccato possibile vuol dire anche frantumare gli stereotipi e saper fare scelte di rottura rispetto alla narrazione che ci vuole solo nazionalisti e consumatori. Ecco allora un pomeriggio dedicato alle illustrazioni e alle filastrocche, con il libro MANUALE D'INCANTO disegnato  da Alessandra di Consoli e scritto da Cristiano Sormani Valli

L'evento ha visto la partecipazione straordinaria di Mara Marini 

Per gustarsi di nuovo questo breve momento di leggerezza, ecco il link: 

https://youtu.be/OENMj2GW0pM


lunedì 16 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 14)

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 14)

ILARIA TUTI, "FIORE DI ROCCIA"


 Il 4 novembre, data scelta non a caso, termine dell'"inutile strage" come definì Benedetto XV la Prima Guerra Mondiale - la Grande Guerra come la ricordavano i nostri nonni - la nostra associazione "Amici del gabbiano" con il gruppo di lettura ha intervistato la scrittrice ILARIA TUTI sul suo libro FIORE DI ROCCIA.

E' stato uno dei momenti più intensi di questa prima parte di anno sociale, grazie anche alla tematica del libro e alla capacità dell'autrice di rendere con passione il pathos molto forte della vicenda, senza scendere nel sentimentalismo o nel patetismo.

La vicenda storica di questo conosciutissimo e particolarmente fortunato libro,  romanzata con attenzione, ha colpito tutti i lettori e la possibilità di dialogare con l'autrice è stato un momento di particolare soddisfazione per tutta l'associazione e per i lettori.

L'intervista è avvenuta in streaming, quindi con limitazioni che hanno reso necessario raccogliere le domande e l'interlocuzione con Tuti di una sola persona rappresentante lettrici, lettori e associazione. E' stato a nostro avviso un momento abbastanza ben riuscito grazie anche alla disponibilità e cortesia della nostra ospite.

Questo il link per poter vedere, volendo, l'intervista.

https://youtu.be/ppFWWE0zNic

domenica 15 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 13)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 13)

IL 23 ottobre il protagonista in libreria "il gabbiano" è il nostro effervescente amico ANDREA QUADRAROLI che ci presenta, con il suo stile sornione ed estemporaneo il suo libro I REIETTI DELLE ISOLE. Andrea ci ha abituato e sempre incuriosito con le sue opere "di mare". Infatti il libro pubblicato da Magenes (lo si può trovare in libreria "il gabbiano") è nella collana "Maree. Storie del mare). Per gente di Pianura (Padana) cosa può esserci di più affascinante? Se condiamo poi tutto con avventura, pericoli, ignoto e inspiegabile, beh c'è molto per essere incuriositi. Per chi non avesse visto la presentazione di Andrea, finalmente con lui abbiamo iniziato a registrare gli avvenimenti (anche perchè purtroppo si era partiti con la stagione dello streaming). Ecco il link per rivederlo: https://youtu.be/mOir7NesoIo


sabato 14 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 12)

  ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 12)

Grazie alla sinergia con gli amici del gruppo fotografico DUEPUNTOZERO (https://www.gfduepuntozero.it/ ) abbiamo potuto organizzare l'evento del 21 ottobre con Marisa Prete.
Chi è Marisa Prete? Laureata in Filosofia, è appassionata e studiosa di linguaggi visuali, scrive per alcune riviste e gestisce un blog  
https://finestresuartecinemaemusica.blogspot.com che si occupa di arte, fotografia e cinema.
Questo è stato il primo evento nel quale abbiamo preferito ( o dovuto) utilizzare la forma "streaming" abbandonando l'incontro in libreria. Il primo e non sarebbe stato, lo ricordiamo bene, l'ultimo, ma con costante ostinazione non abbiamo mai ceduto e abbiamo continuato per tutto l'autunno e l'inverno a proporre cultura e a promuovere la nostra libreria anche adattandoci alle condizioni date. 
Questo incontro, gestito dall'amico della associazione e della libreria (e personale) Davide Comotti fu un incontro lunghissimo (anomalo rispetto ai tempi standard di un incontro in streaming) ma sempre con una tensione intellettuale alta e coinvolgente. Un momento di particolare intensità
per chi lo volesse vedere o rivedere


venerdì 13 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 11)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 11)


Sempre di geopolitica, in senso forse più ampio, meno legato alla questione climatica, trattiamo nell'undicesimo evento (16 ottobre)  del nostro anno di impegno e di lavoro per la libreria  "il gabbiano" e, in senso ampio, per la comunità trezzese e del circondario..

Questa volta non si tratta di una produzione "in house", come si potrebbe dire scherzando un po', bensì di un aggancio, come già capitato spesso (e con grande nostro piacere) a MOLTE FEDI SOTTO LO STESSO CIELO.

Proiettiamo in libreria, invitando amici e curiosi, l'intervista a Paolo Magri, direttore di ISPI, uno  Istituto di studio della politica mondiale tra i più importanti a livello internazionale.

Per chi fosse interessato: https://www.ispionline.it/

Anche in questo caso pubblico il link per accedere alla registrazione dell'intervista, avendo tempo e voglia si può confrontare l'analisi prospettica di Paolo Magri con le vicende del mondo che stiamo vivendo.

https://youtu.be/owRQYyqZDvU


giovedì 12 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 10)

  ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 10)

Il decimo evento organizzato dalla associazione "Amici del gabbiano", ancora in presenza fortunatamente, fu una interessantissima serata con lo scrittore, giornalista e viaggiatore Marzio Mian.
Avevamo contattato Mian per parlare di un suo libro estremamente interessate e di grande attualità: ARTICO, LA BATTAGLIA PER IL GRANDE NORD.
Con i suoi reportage compiuti viaggiando nei posti di cui trattava nel libro ( Islanda, Groenlandia, Norvegia...) Mian ci aiutava ad aprire lo sguardo su ciò che, anche grazie ai cambiamenti climatici, stava accadendo nel Grande Nord.
Lo scioglimento sempre più accentuato della banchisa artica apriva possibilità economiche e geopolitiche fino a questi tempi non considerate.
Le rotte artiche, addirittura la rotta transpolare, facevano (e fanno) gola a numerosi Paesi e multinazionali. I Paesi del Nord sembravano ingolositi da prospettive di ricchezze dovute al transito dei commerci, la Groenlandia nutriva aspirazioni di indipendenza grazie ai soldi delle concessioni minerarie (qualche mese dopo abbiamo avuto la notizia che le elezioni politiche in Groenlandia sono state vinte dal partito contrario alle concessioni minerarie - un sospiro di sollievo per tutta l'umanità), la Russia poteva godere dei benefici di 6000 chilometri di costa artica, e piantava una simbolica bandiera in titanio sul fondali del punto preciso del Polo Nord, la Cina si proclamava "Paese quasi artico" (!). Insomma un libro colmo di informazioni e notizie verso le quali non sempre è rivolta la necessaria attenzione. Anche per capire (ricordate Trump che voleva comperare la Groenlandia) che c'è chi è contento dei cambiamenti climatici.


mercoledì 11 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 9)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 9)

Il 9 ottobre l'associazione Amici del gabbiano realizza il suo nono evento di quest'anno si attività.

Ancora una volta invita gli amici interessati ad assistere insieme alla proiezione di un evento organizzato da MOLTE FEDI SOTTO LO STESSO CIELO.

In questa occasione viene intervistata la giornalista Lucia Annunziata con il sondaggista Nando Pagnoncelli sul tema REGGERA' IL SISTEMA ITALIA?

Potrebbe essere interessante risentire le valutazioni e le previsioni di Annunziata alla luce della situazione attuale. Per chi vuole farlo, il link per vedere la registrazione è questo: 

https://youtu.be/ES7SasHo3s0



martedì 10 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 8)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 8)

E' il grande scrittore Philip Roth il protagonista dell'ottavo evento dell'anno sociale della Associazione Amici del gabbiano.

Le lettrici e i lettori "sulle ali del gabbiano" avevano votato il romanzo LA MACCHIA UMANA come libro da leggere e da discutere per il mese di ottobre.

Il giorno 7 ottobre è stato possibile incontrarsi in libreria per l'incontro mensile.

Che scelta azzeccata è stata questo libro.

Il romanzo, potente e spiazzante, ha suscitato un appassionato dibattito, anche critico, come deve essere con le opere significative e forti.

Lo si ripete spesso, ma mai troppo, di quanto sia stimolante e piacevole far parte di questo gruppo di lettura. Le scoperte che si condividono grazie ai suggerimenti di questa o quest'altra lettrice (o lettore, pur in netta minoranza) creano una circolo virtuoso che consente a ogni componente di aggiungere un tassello alla propria conoscenza. Andando anche a riprendere testi classici che possono essere sfuggiti o, se conosciuti, piacevolmente ripresi, accompagnandoli con la lettura di novità editoriali, non necessariamente "in classifica". Questo gruppo di lettura non ha un filone letterario preciso, e questo andamento libertario, nelle scelte, è stato un beneficio più che un limite.



lunedì 9 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 7)

  ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 7)

Prosegue l'attività della associazione Amici del gabbiano, già il giorno seguente l'evento precedente, il 2 ottobre,  ancora una volta proiettando in libreria un evento organizzato dalle ACLI di Bergamo in Monte Fedi:  l'intervento di Enrico Letta ( a quel tempo a Parigi, direttore di Science Po') sul tema SARA' L'OCCASIONE PER FARE L'EUROPA?

Questo intervento è raggiungibile sulla pagina di Molte Fedi sotto lo stesso Cielo a questo link https://www.moltefedi.it/registrazioni-video.html%20

(per comodità postiamo direttamente il link al video dell'intervista: https://youtu.be/aNVMNr57j-k )



venerdì 6 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 6)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 6)

Il Giappone inaugura il mese di Ottobre. Nel calendario lunare giapponese ( cito Laura Imai Messina, dal suo straordinario "Tokyo tutto l'anno") in questo mese gli déi del Pantheon giapponese lasciano le proprie dimore, dislocate nei vari templi e santuari sparsi nel paese, per raccogliersi tutti nella prefettura di Shimane, nel santuario di Izumo Taisha. Uno dei nomi del mese è infatti " kamisari-zuki" <il mese della partenza degli déi>.

Oggi il Giappone è al centro dell'attenzione. Ma per la nostra associazione, e alcuni suoi amici, questo interesse viene coltivato da tempi non sospetti, e speriamo proseguirà anche quando l'eco delle Olimpiadi sarà chetato.

Il primo di ottobre ospitiamo tre amici in una serata che intitoliamo IL GIAPPONE TRA PAROLA E MATERIA.

Gli amici sono Yamane Miyoko, insegnante di giapponese,  che ci parlerà degli alfabeti giapponesi e del kimono, Domenico Piccolo che tratterà della profonda naturalezza dell'Haiku e Paola Albani che presenta i suoi lavori (esposti in libreria) su Haiku in occidente, l'emozione prende forma.







giovedì 5 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 5)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 5)

Al nostro amico Cristiano Sormani Valli e alla sua Fucina Okapi l'onore di chiudere il primo mese di attività della associazione.

Presentano, con una lettura pubblica, il romanzo collettivo SIN CERA

Spieghiamo cosa è Fucina Okapi: è nato come gruppo di scrittura tenuto da Cristiano. Si è trasformato in un incontro settimanale di scrittura dove ogni membro insegnava agli altri. Ne nasce il progetto di un romanzo collettivo che ripropone gli dei dei miti greci alle prese con le miserie dell’umanità. Le canzoni costringono gli uomini alla sincerità.

Spiego anche come ricordo sia andata la serata: bene. Pubblico e interpreti hanno espresso soddisfazione dell'esito sia come protagonisti sia come fruitori.





mercoledì 4 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 4)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 4)

IL 19 Settembre, il quarto appuntamento del nuovo anno sociale di Amici del gabbiano è il primo evento autoctono.

Questo evento ha anche l'intitolazione #azioneclima che è brand utilizzato per le iniziative della associazione, spesso in sinergia, legate alla questione della lotta contro i cambiamenti climatici.

In questa occasione, collaborando con l'amico Marcelo Padin di Electric Motor News abbiamo ospitato "i Garabugi", una famiglia di Lurano che ha scelto di vivere a impatto energetico ZERO. Come tutte le scelte forti non è a "impatto zero relativamente all'impegno", se vogliamo dare un significato alla nostra vita, qualunque scelta che non sia galleggiare ha il suo costo. Ma questa famiglia ci ha dimostrato che questa scelta (siamo sinceri, ci spaventa un po') è in realtà realizzabile senza diventare asceti e vivendo normalmente.




martedì 3 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 3)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 3)

Il primo appuntamento dell'anno non legato al gruppo di lettura è la proiezione in diretta nei locali della libreria "il gabbiano" di un evento organizzato da MOLTE FEDI SOTTO LO STESSO CIELO. L'intervista in diretta a Pepe Mujica, ex presidente dell'Uruguay.

Inizia con questo nostro appuntamento il percorso di avvicinamento alla grande rassegna della ACLI di Bergamo MOLTE FEDI SOTTO LO STESSO CIELO.

L'intervista al grande Mujica, una figura di riferimento per chi crede che un altro mondo è possibile, un altro modo di essere "Potere" non è stata particolarmente ben gestita da una traduzione simultanea non perfetta. Rimane il piacere di avere seminato bene, una semina di cui cogliamo i frutti quest'anno.



lunedì 2 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 2)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 2)

Vola il mese di Agosto 2020 e l'associazione Amici del gabbiano si ritrova nel pieno della programmazione del nuovo anno sociale. La cadenza mensile degli incontri del gruppo di lettrici e lettori "sulle ali del gabbiano" fa ripartire l'attività da dove era stata lasciata. L'incontro per discutere del libro del mese.

Il 9 Settembre ci incontrammo per discutere del libro di uno degli autori più importanti sulla scena letteraria attuale: Eshkol Nevo ( per dire: Moretti ha tratto un film da un suo libro, Tre Piani). Il nostro libro fu LA SIMMETRIA DEI DESIDERI.

Nevo è un autore che non lascia indifferenti. La scelta del libri si rilevò indovinata e motivo di riflessioni e valutazioni (come sempre differenziate e acute). Sarà un autore che riprenderemo? Il futuro ce lo dirà.



domenica 1 agosto 2021

ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 1)

 ASSOCIAZIONE AMICI DEL GABBIANO_ ANNO 2020 2021_ UN ANNO ... VISSUTO PIENAMENTE (CAPITOLO 1)

Agosto, mese di pausa, meritata per i miei amici e colleghi della associazione e della libreria che hanno vissuto in apnea dal 20 giugno tutta la rassegna SERE D'ESTATE seconda edizione.

Mentre si godono il meritato riposo, penso di cogliere l'occasione di questo mese di sospensione (ma anche di preparazione per l'attività dell'anno 2021 2022 che già all'inizio dell'autunno si presenta colma di appuntamenti e molto stimolante) per ripercorrere con la memoria le tappe dell'anno (sociale) appena finito. Un anno non facile,  spiazzati dalla seconda ondata che forse ci ha colto di sorpresa più di quanto avremmo dovuto concederle, ma nel quale l'associazione "Amici del gabbiano Trezzo" non si è mai fermata, utilizzando tutti gli strumenti che potevamo per continuare nella nostra mission che possiamo riassumere così: cercare tutte quelle forme di attività culturali che possano essere motivo di curiosità e di interesse per i concittadini anche con sinergie con altre realtà, stimolare la voglia di libertà attraverso la cultura, rendere la libreria "il gabbiano" sempre più uno dei crocevia culturali del territorio.

La prima tappa della memoria data 5 agosto 2020, in realtà ultima tappa dell'anno precedente, ma per motivi di calendario inserita in questo percorso.

Il gruppo di lettrici e lettori "sulle ali del gabbiano" si trovava (in presenza, non lo sapevamo ma non avremmo avuto ancora molte occasioni per farlo per un lungo periodo) oer discutere del bel libro di David Foster Wallace " Una cosa divertente che non farò mai più" (nota: se siete in partenza per una crociera e avete un buon senso dell'umorismo, portatelo con voi, altrimenti leggetelo al ritorno)

La discussione sul libro fu molto animata, rileggendo gli appunti noto come approfondimmo sia la parte icastica e ironica, sia cogliemmo la disperazione di fondo dell'autore.



martedì 6 aprile 2021

CARRETERA AUSTRAL _ di Alberto Fiorin

 CARRETERA AUSTRAL _ di Alberto Fiorin

Pensavo non mi sarebbe piaciuto, l'ho quindi iniziato poco convinto. Ero un po' incuriosito dalla bella presentazione on line organizzata da Ediciclo Editore con la partecipazione di Alberto Fiorin che era stato simpaticissimo, ma sapevo che leggendolo avrei rischiato tre dolori.
Il dolore di non aver mai provato esperienze simili, il dolore di andare a grattare una ferita recente ( https://grattandoilghiaccio.blogspot.com/2020/02/wanderlust-cronaca-di-un-fallimento.html ), e un dolore più stilistico perché a volte racconti di viaggio così avventurosi sono un accumulo pomposo di retorica antipatica e ridondante.
Beh! Certi dolori sono rimasti, ma la lettura è stata piacevolissima, grazie anche al tono asciutto (pur nella partecipazione consapevole di fare una impresa notevole in posti straordinari) della narrazione, contenuta anche in quel understatement leggermente autoironico che quando è falso (e non mi è parso questo il caso) suona altrettanto fastidioso.
Il racconto è multiforme, attento alle relazioni umane, forse più debole nella descrizione paesaggistica (ma in questo ricorda Stefano Elmi nel suo "In Alaska fa caldo" quando registra l'impossibilità di rendere la bellezza che sta vedendo - è stata anche la mia sensazione, quasi dolorosa, di non riuscire a trattenere sulla retina la magnificenza della natura che si sta ammirando  - per esempio navigando nella parte estrema del Chile, nel canale di Beagle), particolarmente pregevole nelle notazioni biografiche e nella contestualizzazione storica (ho apprezzato molto il capitolo sui Benetton, osannati quando pochissimi denunciavano la loro politica in Sudamerica e poi diventati sentina di ogni male al cambiare del vento) e le annotazioni sul genocidio dimenticato dei Mapuche.
Molto belle le annotazioni, scarne ma profonde proprio nel loro essere poco retoriche, sulla condivisione del viaggio con il figlio. Io ho fatto per cinque anni un viaggio ogni anno in Europa (non in bicicletta, mi spiace un'altra occasione persa) con mio figlio Marco nelle diverse capitali europee. Pur nel diverso stile (e in una diversa età), sono state esperienze particolarmente belle e che si ricordano con nostalgico piacere.
Poche, pochissime, le annotazioni che trovo fastidiose - perché io sono "dall'altra parte"- su quando si trovavano mischiati ai turisti normali. Anzi, diciamo ai turisti essendo loro viaggiatori. Ma ho apprezzato che fossero concentrate sulle sensazioni proprie e non su inutili paragoni.
Una cosa mi ha lasciato, mia moglie se ne farà una ragione: la Carretera Austral, sia pure in macchina (oh sacrilegio!) ma stando attendo ai ciclisti, prima di morire e prima che diventi una strada normale, la dovrò percorrere. In questo il libro mi ha segnato.
Un buon libro, consigliato anche ai sedentari e ai turisti come me, si legge con una leggera invidia per lo spirito e la capacità di Alberto e i suoi compagni di avventura. Una ultima piccola annotazione. Io sono abituato a comperare sticker e indumenti che ricordano i posti più "estremi" che visito. Sembra che anche Alberto lo faccia, se non ho capito male. Però dalla Carretera non ha potuto prendere nulla, neanche una maglietta, se ricordo. Ecco, che bello. Un posto così puro che può solo rimanere nella memoria e nell'anima, non esposto ma scolpito dentro. Mi ha colpito.

sabato 3 aprile 2021

LA PIANTA DEL MONDO _ Stefano Mancuso

 LA PIANTA DEL MONDO _ Stefano Mancuso

Ma che bello questo libro! 

Premessa: non avevo idea della esistenza dell'autore e del libro prima che per vie diverse un paio di amici me lo suggerissero ( e si noti non riesco a ricordare chi, ma questo è l'invecchiamento delle mie sinapsi - uso sinapsi perché le nominavano sempre in Star Trek, non perché sappia cosa siano- , ma abitualmente annoto il suggerimento su uno dei miei numerosi quaderni di appunti e poi random mi procuro il testo più di quanto vorrei in biblioteca piuttosto che in libreria... ma questa è un'altra storia).

Che bel suggerimento voglio sottolineare ora. Ho amici che leggono libri che valgono, che bello.

In realtà non è stata una scelta random. A me gli alberi piacciono. Piacciono tutti anche perché non sono capace di distinguerli. Beh, divido le sequoie dal bambù, e poco altro. A livello di conoscenza sono come i bambini dell'asilo, un tronco marrone, una chioma verde e radici varie. Punto.

Quindi aprire un libro che parla di piante è affascinante perché concede di entrare in un mondo sconosciuto e desiderato (tra le cose che mi piacerebbe avere è possedere un bosco, e uno dei ricordi più vividi dei miei pochi viaggi è l'escursione che abbiamo fatto nel Parque Nacional Tierra del Fuego).

Questo libro non è di divulgazione scientifica, non fa analisi dei diversi tipi di alberi con foto e disegni. Sono racconti di memorie e aneddoti che fanno ruotare la vicenda della vita (ovviamente in questo caso nel più ampio senso possibile) attorno agli alberi. Dalla musica alle spedizioni lunari, dalla criminologia alla storia, con un capitolo spassosissimo sulle bucce di banana.

Non saprei dire se sia solo l'ignoranza assoluta di questo mondo il motivo del mio essere affascinato (ipotesi poco fondata, dovrei essere affascinato dal  99% di ciò che mi circonda ... o forse lo sono?). Certamente un libro scritto con questa intelligente leggerezza è il miglior strumento per sentirsi ancor più curioso e coinvolto dal mondo delle piante. 

Non affronta il problema direttamente, ma per ragionamento indotto non si può non pensare al processo di selvaggio disboscamento che in tante parti del mondo sta procedendo con una devastante velocità che sfugge alla nostra comprensione anche quando ci vengono fornite immagini e tempistiche che non sappiamo raffigurarci (la problematica del disboscamento selvaggio mi sembra da sempre correlata all'aumento della presenza umana). 

Tra tutti i capitoli ho trovato particolarmente interessante "La pianta del tempo", dove si narra degli studi per utilizzare le stima della età delle piante attraverso i cerchi concentrici del fusto per le datazioni storiche (si chiama dedrocronologia) e anche "La pianta del sottosuolo" dove affronta il legame radicale tra piante per le quali anche il nutrimento di un ceppo senza più rami e foglie ha la sua importanza. 

In realtà tutto il libro è godibilissimo, lettura gustosa e piacevole e motivo di riflessione e conoscenza. Un mix fondamentale per renderlo un libro consigliato.



lunedì 8 marzo 2021

ERNESTO CHE GUEVARA _LATINOAMERICANA I DIARI DELLA MOTOCICLETTA

 

ERNESTO CHE GUEVARA _LATINOAMERICANA I DIARI DELLA MOTOCICLETTA

Appunti sparsi

Partiamo dal presupposto che io conosco il mito del CHE ma poco il personaggio storico. Probabilmente questo è il primo libro su questo personaggio che leggo, e ringrazio Julian per avermelo regalato. Mi ha fatto venire voglia di cercare nella mia libreria una biografia di Ernesto Guevara che mi sembra di ricordare di avere. Anche per capire l’evoluzione del personaggio, ancora molto in formazione come si descrive nel diario, curioso e attento ma che non fa trasparire subito una scelta di vita. Ricordo che un certo punto fa un discorso molto retorico e panamericano, ma, come dice con simpatica autoironia, influenzato anche dalla abbondante libagione di pisco fatta con i commensali (che grazie al liquore apprezzano con entusiasmo il suo ragionamento).

Non è un libro semplice, credo, se lo si vuole capire fino in fondo. Probabilmente per capirlo fino in fondo occorrerebbe sovrapporre le cartine, quella del viaggio, sopra una cartina politica del Sudamerica dei tempi del viaggio, a una economica e a una sociale.

E’ un piacevole e divertente diario di un viaggio picaresco forse difficilmente immaginabile ai nostri giorni dove anche il più avventuroso ha uno smartphone sul quale ha almeno una applicazione per trovare posto su un divano di una casa accogliente. I nostri eroi invece spesso rischiano, o veramente si devono adattare, a dormire all’aperto, e alla fine di ogni tappa non sanno realmente dove troveranno alloggio.

Tra l'altro l'impressione è che "la poderosa" sia più di nome che di fatto e li abbandoni abbastanza presto. Molti itinerari sono fatti sui cassoni dei camion che portano animali, cose e persone, spesso insieme, sulle impervie strade andine dei Paesi occidentali della America Latina.

L’autoironia sincera e disarmante rende simpatici questi giovani che non esitano a spremere lacrime per impietosire e scroccare passaggi o pasti.

E’ paradossalmente interessante vedere come il Che e il suo amico Alberto si affidino ai posti di polizia o di guardia civile (non suona strano per il futuro rivoluzionario?) per dormire e trovare ospitalità.

Non si può non sorridere nel leggere terminologie e valutazioni usate dal Che che oggi farebbero rizzare i capelli sulla testa ai cultori del politicamente corretto. Se non sapessimo chi ha scritto quelle pagine e il diario fosse pubblicato oggi, penso ci sarebbe qualche difficoltà a farlo entrare in molte biblioteche o librerie.

Le parti più “leggere” non devono distogliere l’attenzione dalle annotazioni più politiche, quasi un percorso di formazione. A me ha colpito per esempio la forte separazione linguistica tra i discendenti delle popolazioni originarie e quelle di origine europea che parlano castigliano. La non conoscenza del castigliano è una vera forma di apartheid culturale.

E’ uno di quei libri che meritano una doppia lettura, una prima più leggera, quasi più distratta dalle avventure picaresche, e una invece che estrapoli le annotazioni più profonde, seconda lettura che a mio avviso necessita di un supporto che aiuti a contestualizzare e a indirizzare come si svolge il percorso formativo.



domenica 7 marzo 2021

COLLEGAMENTI "SANGUE GIUSTO" "CANDIDO OVVERO UN SOGNO FATTO IN SICILIA"

 Ho iniziato ieri sera a leggere SANGUE GIUSTO di Francesca Melandri. Sono proprio all'inizio, circa 80 pagine, quindi è presto per esprimere un giudizio. Queste prime 80 pagine promettono molto bene. 

Il caso ha voluto che contemporaneamente giungessi a conclusione del libro CANDIDO OVVERO UN SOGNO FATTO IN SICILIA di Leonardo Sciascia (il libro che il gruppo di lettura della associazione Amici del Gabbiano ha deciso di discutere insieme il 24 marzo). 




Un collegamento si è creato tra il libro finito e il libro iniziato, esplicitato in questa frase del bel libro di Sciascia che avevo annotato:

"... chi sa quanto di queste contraddizioni, incongruenze e assurdità ci sono nel mondo - si dicevano Candido e Francesca -  che ci sfuggono, che non vediamo, che vogliamo lasciarci sfuggire e non vedere. Ché a vederle, le cose si semplificano; e noi abbiamo invece bisogno di complicarle, di farne complicate analisi, di trovare complicate cause, ragioni, giustificazioni. Ed ecco che a vederle non ne hanno più; e a soffrirle, ancora di meno."






martedì 16 febbraio 2021

UNA TERRA PROMESSA _ Barack Obama

 UNA TERRA PROMESSA  _ Barack Obama

Desideravo leggere questo libro e, guarda caso, da non crederci, una persona lo ha suggerito a un'altra persona che ha pensato "perché non regalarglielo al compleanno"? Come capitano le cose, che strane coincidenza, chi lo direbbe mai.

E quindi l'ho letto. E ovviamente la prima domanda dopo averlo letto è: valeva la pena? Sì. Ne è valsa assolutamente la pena e personalmente lo consiglio.

Premessa: ero interessato perché la versione del Presidente degli Stati Uniti si univa al fatto che quel presidente sia stato Obama (avviso ai naviganti: non sono interessato alla biografia di Trump)

Detto questo, poteva essere un libro deludente. Beh, non lo è. Trovo che sia un gran bel libro, scritto piuttosto bene, non eccessivamente retorico, neppure eccessivamente autoindulgente o fintamente in stile "undestatement", e neppure troppo critico verso gli avversari. C'è tutto ma in dosi calibrate. Ovviamente con una orgogliosa consapevolezza di aver avuto idee e proposte, per quanto spesso non realizzate pienamente, che avrebbero avuto benefici effetti sugli USA (e sul mondo). C'è molto realismo, molta realpolitik. La voce è la sua, quindi il contributo all'analisi storica e politica di quell'era deve essere confrontata, financo le accuse ai repubblicani di mirare solo a benefici politici a stretto giro e di difesa solo degli interessi di pochi (sintetizzata nel riporto di una confidenza di un repubblicano lasciato anonimo che confessa che finché va male per loro è un beneficio e quindi non c'è interesse a migliorare la situazione) hanno diritto a una replica difensiva. Ma lo sguardo d'insieme è crudo e non concede sconti a un sistema che appare complesso. Spesso Obama sente la necessità ricercare "i valori americani" nel rapporto con le persone estranee ai luoghi di rappresentanza politica (i militari, per esempio, in modo che forse noi italiani capiamo meno, ma anche i dreamers). 

Credo che le chiavi di lettura siano diverse (e a diversi livelli, dipendenti anche dalla conoscenza e della cultura personale del lettore). Ma anche per il lettore più semplice come me è una bella escursione "dal dentro" in una struttura di potere complessa, articolata, un po' affascinante ma anche un po' demotivante - ma avremo mai un libro del genere scritto da Putin, Xi, Kim ? Occorre sempre pensare anche a questo per sentirsi meno straniti dalle difficoltà di una democrazia sicuramente imperfetta come quella americana (una democrazia che non ha saputo respingere il virus Newt Gingrich ed è arrivata fino al cancro Trump e non è detto che guarisca).

Per quanto diverso sia l'approccio possibile, io mi sento di suggerisce la lettura di questo libro. Anche partendo da una naturale simpatia per Obama. Senza problemi. Ne emerge una persona imperfetta, determinata, il cui cinismo (non si diventa Presidenti degli USA rimanendo una "anima bella") non pregiudica una profonda umanità. Si intuisce sincerità in questo libro, e non era scontato. 

domenica 7 febbraio 2021

FINCHE' IL CAFFE' E' CALDO _ Toshikazu Kawaguchi

 FINCHE' IL CAFFE' E' CALDO  _ Toshikazu Kawaguchi
Grazie a un regalo per il compleanno, ho potuto leggere anche il primo libro di Toshikazu Kawaguchi, FINCHE' IL CAFFE' E' CALDO


Le valutazioni positive che ho espresso per il secondo libro della serie letto prima sono le stesse non voglio ripetermi.
Preferisco fare un paio di annotazioni che leggendo la vicenda fanno apparire profondamente giapponese questo libro.
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"Perfetto, ecco a te", disse Kumi estraendo in fretta due banconote dal portafoglio.
Kei prese le banconote e le contò. "Mi hai dato undicimila yen" disse pigiando nuovamente sui tasti del registratore di cassa. Din din...
Kumi rimase ad aspettare con la testa bassa.
Din din... Il cassetto del registratore si aprì con una scossone e Kei tirò fuori il resto.
"E sono settecentosettanta yen a te"
...........
Questo passaggio, che nel libro si trova ogni volta che il cliente paga, mi ricorda una delle esperienze più piacevoli che ho vissuto in Giappone - questa mi è rimasta in mente ma non è diversa da moltissime altre - nell'ufficio postale di Kyoto  dove un gentilissimo commesso mi ha invitato allo sportello e nel pagamento dei francobolli ha eseguito esattamente le stesse procedure. Ha contato i soldi che gli avevo dato, ha fatto il conto di quanto costassero i francobolli e mi ha conteggiato il resto sparso sulla vaschetta di consegna che si usa per il passaggio dei soldi
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Quando compare negli haiku, la cicala higurashi denota sempre la stagione autunnale. L'allusione alla higurashi evoca un frinire di fine estate, ma in realtà il suo verso si può sentire sin dai primi giorni della stagione calda. Tuttavia, per qualche stana ragione, mentre la cicala abura e la min-min fanno pensare al sole cocente, alla piena estate e alle giornate torride, il verso della higurashi riporta alle sere di fine agosto
...............
La prima volta che visitammo il Giappone non eravamo pronti al caldo umido eccezionale che avremmo trovato a Tokyo (tanto che il secondo giorno comprammo una salvietta da portare con noi per asciugarci periodicamente - come vedevamo fare da tutti). E ugualmente ci colpi la continua frenetica quasi assordante colonna sonora data dal frinire delle cicale per tutto il giorno quasi ovunque.
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La donna stringeva la busta con tutt'e due le mani e la porgeva con fare gentile a Kei. Si chiamava Kumi ed era la sorella minore di Hirai, ospite fissa del caffé
(...)
"So che magari non la vorrà neanche leggere", disse Kumi in tono esitante, "ma se davvero, se tu potessi... " aggiunse chinando la testa per ringraziarla.
"Ma certo, non ti preoccupare", rispose Kei, con l'aria di chi si assume un compito estremamente importante. Prese la lettera con entrambe le mani e fece un inchino di cortesia...
......
Anche questo quadro, con il passaggio della lettera ceduta e presa con entrambe le mani mi sembra profondamente giapponese, dando un significato di gran valore all'oggetto che si consegna e di rispetto reciproco



giovedì 4 febbraio 2021

Laura Imai Messina WA LA VIA GIAPPONESE ALL’ARMONIA.

Laura Imai Messina WA LA VIA GIAPPONESE ALL’ARMONIA. 72 parole per capire che la felicità più vera è quella condivisa.

Sono pienamente consapevole che non dovrei mettermi a scrivere di libri che veleggiano a una diversa altitudine da quella che con i miei attrezzi e la mia capacità di usarli posso raggiungere.

A parziale scusante della evidente incontinenza prolissa, posso dire che si tratta solo del piacere di coinvolgere i pochi amici che leggono queste righe nel suggerire la lettura di libri che mi sono piaciuti.

Questo mi è piaciuto.

Ho conosciuto Laura Imai Messina casualmente, vedendo le recensioni del suo libro Tokyo tutto l’anno. Attirato come una falena dalla luce dal nome Tokyo (ho una particolare simpatia per il Giappone) l’ho letto e sono rimasto affascinato. Naturale passaggio: cercare altri libri dell’autrice. (altro passaggio, invitarla a presentare il suo libro in un evento organizzato dalla associazione Amici del Gabbiano, ma in questo per ora ho fallito lo scopo).

Ho trovato questo WA. Beh, credo di apprezzarlo ancor di più del pur bellissimo Tokyo tutto l’anno.

Per esempio, secondo me leggendolo viene voglia di imparare a scrivere (si dice così? Forse disegnare, comporre… boh) i Kanji che compongono le parole utilizzate.

L’altra è di rileggerlo ma nel modo giusto: una parola al giorno, o anche alla settimana, con calma, riflettendoci, masticandola, e per questo passare una settimana a imparare a scriverla nel modo corretto credo possa essere un esercizio utilissimo.

Ho trovato una similitudine, forse più nell’utilizzo che nel contenuto, con altri due libri che ho apprezzato moltissimo. “Alla fonte della parole” di Andrea Marcolongo – un bellissimo libro sull’etimologia (ho cercato anche Marcolongo per l’associazione, altro fallimento) e “Breviario dei nostri giorni” di Gianfranco Ravasi (e con lui mi limito a conservare la fotografia mentre gli stringo la mano).

Libri da tenere sul comodino o sulla scrivania, da leggere costantemente, una parola al giorno, un capitolo al giorno.

Anche con WA vale la pena una lettura lenta. Messina ci aiuta a immergerci in una cultura, in una realtà che è/appare lontana, misteriosa, piena di forme rigide, di consuetudini tanto affascinanti da apparire esotiche e distanti. Ma se riflettiamo, come spesso dico, le persone sono molto più simili di come vorrebbero apparire. Soprattutto gli esiti delle consuetudini discendenti dalle parole sono piccole perle di una saggezza che vorremmo poter condividere (e tornando alle brevi esperienze dei nostri due brevissimi viaggi in Giappone, intrise di nostalgia per quanto piacevole era stata la sperimentazione - appena arrivati la prima volta ci eravamo persi nel cercare il ryokan a Tokyo e pioveva, la persona a cui abbiamo chiesto non sapeva aiutarci ma ci ha regalato l’ombrello)

Alla fine non ho detto nulla del libro, ma un consiglio lo posso dare: si provi a leggerlo, secondo me si scoprirà che vale la pena.