sabato 3 aprile 2021

LA PIANTA DEL MONDO _ Stefano Mancuso

 LA PIANTA DEL MONDO _ Stefano Mancuso

Ma che bello questo libro! 

Premessa: non avevo idea della esistenza dell'autore e del libro prima che per vie diverse un paio di amici me lo suggerissero ( e si noti non riesco a ricordare chi, ma questo è l'invecchiamento delle mie sinapsi - uso sinapsi perché le nominavano sempre in Star Trek, non perché sappia cosa siano- , ma abitualmente annoto il suggerimento su uno dei miei numerosi quaderni di appunti e poi random mi procuro il testo più di quanto vorrei in biblioteca piuttosto che in libreria... ma questa è un'altra storia).

Che bel suggerimento voglio sottolineare ora. Ho amici che leggono libri che valgono, che bello.

In realtà non è stata una scelta random. A me gli alberi piacciono. Piacciono tutti anche perché non sono capace di distinguerli. Beh, divido le sequoie dal bambù, e poco altro. A livello di conoscenza sono come i bambini dell'asilo, un tronco marrone, una chioma verde e radici varie. Punto.

Quindi aprire un libro che parla di piante è affascinante perché concede di entrare in un mondo sconosciuto e desiderato (tra le cose che mi piacerebbe avere è possedere un bosco, e uno dei ricordi più vividi dei miei pochi viaggi è l'escursione che abbiamo fatto nel Parque Nacional Tierra del Fuego).

Questo libro non è di divulgazione scientifica, non fa analisi dei diversi tipi di alberi con foto e disegni. Sono racconti di memorie e aneddoti che fanno ruotare la vicenda della vita (ovviamente in questo caso nel più ampio senso possibile) attorno agli alberi. Dalla musica alle spedizioni lunari, dalla criminologia alla storia, con un capitolo spassosissimo sulle bucce di banana.

Non saprei dire se sia solo l'ignoranza assoluta di questo mondo il motivo del mio essere affascinato (ipotesi poco fondata, dovrei essere affascinato dal  99% di ciò che mi circonda ... o forse lo sono?). Certamente un libro scritto con questa intelligente leggerezza è il miglior strumento per sentirsi ancor più curioso e coinvolto dal mondo delle piante. 

Non affronta il problema direttamente, ma per ragionamento indotto non si può non pensare al processo di selvaggio disboscamento che in tante parti del mondo sta procedendo con una devastante velocità che sfugge alla nostra comprensione anche quando ci vengono fornite immagini e tempistiche che non sappiamo raffigurarci (la problematica del disboscamento selvaggio mi sembra da sempre correlata all'aumento della presenza umana). 

Tra tutti i capitoli ho trovato particolarmente interessante "La pianta del tempo", dove si narra degli studi per utilizzare le stima della età delle piante attraverso i cerchi concentrici del fusto per le datazioni storiche (si chiama dedrocronologia) e anche "La pianta del sottosuolo" dove affronta il legame radicale tra piante per le quali anche il nutrimento di un ceppo senza più rami e foglie ha la sua importanza. 

In realtà tutto il libro è godibilissimo, lettura gustosa e piacevole e motivo di riflessione e conoscenza. Un mix fondamentale per renderlo un libro consigliato.



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