sabato 11 marzo 2017

PER L'EUROPA LA PROVA DEL CORAGGIO

PER L'EUROPA LA PROVA DEL CORAGGIO
Giorgio Napolitano (oggi su La Stampa)
" Stupisce che ci siano reazioni anche pesanti al proposito espresso in queste settimane da Paesi fondatori dell'Europa unita di realizzare impegni già elaborati in termini di obiettivi e tabella di marcia da parte dei Presidenti delle cinque istituzioni europee. Non si vuole discriminare o escludere nessuno, ma solo prendere atto delle indisponibilità di governi soprattutto dell'Europa centrale e orientale a condividere l'attuazione di quegli impegni. Governi o Paesi che hanno goduto dei benefici dell'ingresso nell'Unione Europea e adesso resistono al chiarimento che noi ci auguriamo avvenga a Roma per il 60° anniversario dei Trattati in queste sofferte settimane di marzo.
Ora il Primo ministro polacco, a nome di un gruppo V4 che a quanto pare si esprime separatamente, pone condizioni e annuncia divisioni e ritorsioni in nome di quell'unità di facciata tra i 27 di cui si fa paladina e che ha tenuto bloccata per lunghi mesi l'Unione.
La Comunità europea non si lasciò intimidire dalla politica della "sedia vuota" del Generale De Gaulle, né dalle pretese della Signora Thattcher, proseguì tra alti e bassi nel cammino dell'integrazione fino a giungere all'adozione della moneta unica. All'Unione non resta che rinnovare quegli esempi di coerenza e fermezza."

(sempre sulla Stampa di oggi leggo una lettera di un lettore che scrive "I nostri padri si sono battuti per la libertà, noi abbiamo lottato per i diritti civili, perchè non prospettare ai ragazzi d'oggi di diventare protagonisti di una rivoluzione pacifica quale sarebbe l'affermazione degli Stati Uniti d'Europa?")