mercoledì 1 novembre 2023

GERALDINE SCHWARZ _I SENZA MEMORIA STORIA DI UNA FAMIGLIA EUROPEA

 GERALDINE SCHWARZ  _I SENZA MEMORIA STORIA DI UNA FAMIGLIA EUROPEA

Ho apprezzato questo libro di Geraldine Schwarz. E' una indagine su come, nel secondo dopoguerra, in relazione alla Shoah, colpevoli, complici e ignavi abbiano affrontato, o non affrontato, le loro responsabilità. Prende spunto dalla vicenda della sua famiglia per allargare l'indagine a tutta Europa, con particolare attenzione a Germania e Francia e poi Austria e Italia ma con uno sguardo anche rivolto all'Est Europa che per decenni ha vissuto sotto il giogo Sovietico.

La lettura è appassionante, forse, in alcune parti, quelle che si allontano da Germania e Francia (suo padre è tedesco, sua madre francese, quindi i due Stati sono parte stretta della sua esperienza di vita), possono essere fin troppo veloci nella descrizione e tranchant nei collegamenti di causa/effetto e nei giudizi (ma per quanto posso conoscere, non ho trovato illogicità o palesi errori, complessivamente le valutazioni mi suonano corrette).

La fatica nell'assumersi le responsabilità, le scappatoie attraverso le troppo larghe maglie della giustizia delle quali hanno approfittato fin troppi criminali, il cinismo della realpolitik che ha indotto a scelte spesso assolutorie le potenze vincitrici, la mancata elaborazione della responsabilità fino a livello popolare (quante volte abbiamo visto come la accettazione passiva del procedere per passi successivi della politica eliminatoria abbia portato all'esito finale lungo un percorso forse non necessariamente inclinato), la debolezza della elaborazione culturale del passato alla quale si è contrapposta una legislazione della Memoria: sono tutti elementi che rendono interessante il libro e stimolano a riflessioni che sono attuali per due motivi. Il primo perché ci chiamano in causa: io come mi sarei comportato? il secondo perché in un certo senso rafforza la domanda di Valentina Pisanty in I GUARDIANI DELLA MEMORIA " Negli ultimi venti anni la Shaoh è stata oggetto di capillari attività commemorative in tutto il mondo occidentale. Negli ultimi vent'anni il razzismo e l'intolleranza sono aumentati a dismisura proprio nei paesi in cui le politiche della memoria sono state implementate con maggior vigore"