domenica 18 dicembre 2016

domenica 4 dicembre 2016

LA RIFORMA COSTITUZIONALE. CLICK CLOCK... IL TEMPO STA SCADENDO

La Costituzione ha 70 anni. Pur con la sciagurata riforma del Titolo V serve il Paese e al Paese da lungo tempo. Questa riforma é basilare. La domanda é: puó servire il Paese e al Paese per 70 anni? Temo di no. Una Nazione che dovesse essere costretta a modificare spesso la propria Costituzione manifesterebbe di essere in grave crisi istituzionale. Ma le variazioni che immagino causa la debolezza di alcune nuove norme sarebbero sostanziali o correttive? E quindi work in progress finalizzato con passo riformista a migliorare la struttura istituzionale?
Esiste una deriva autoritaria? La legge elettorale é fatta male, ma le elezioni sono libere. Forti concentrazioni di potere sono già esistite, abbiamo passato l'esperienza del Pentapartito, ed era la concentrazione di poteri in mano a corrotti. Con tutti i difetti la vigilanza democratica e la capacità di reazione popolare mi sembrano aumentate (vedi esempio 5stelle).
Eliminazione del bicameralismo perfetto. A noi italiani piace esprimere una classe politica mediocre, questo rende un istituto che non é negativo in se un possibile escamotage per ricatti per interessi molto particolare. Poiché la minestra la dobbiamo fare con gli ingredienti che abbiamo, toglierne uno che rovina il sapore diventa necessario
Un eccesso di realismo può essere dannoso? In una costituzione che nei primi 12 articoli fa sognare, sì. A furia di abbassare le aspettative per realismo, forse ci troveremo ad accettare di tutto. Una Costituzione é un patto tra cittadini che dice quali sono i loro doveri e i loro diritti, deve volare alto. Teoricamente dovrebbe chiedere a tutti di elevarsi per realizzare i suoi dettati e non abbassarsi alla mediocrità degli attori, perché il prossimo passo sarebbe un altro abbassamento
I Parlamentari non hanno vincolo di mandato, rappresentano la nazione, hanno l'obbligo di partecipare ai lavori. Non ci sarebbe bisogno di dirlo e metterlo in Costituzione. Già questo rappresenta una sconfitta etica per noi tutti. Però, se serve, facciamo gli orgogliosi e facciamo finta di nulla o lo scriviamo perché sappiamo cosa siamo?
Se la Costituzione é un'autostrada a nove corsie che ci consentirebbe di raggiungere ogni traguardo, ma continuiamo a zigzagare e sbattere contro i guardrail, può essere utile ridurre le corsie e rendere più obbligatori i percorsi?
É giusto che l'interesse della Nazione prevalga sui particolarismi? Sì. 
La proposta di riforma é una proposta utile all'Italia e all'Europa (che io considero mia Patria) pur contenendo debolezze ed errori che ci obbligheranno a mettere ancora mano, sia pure in ambiti particolare e non generali, nei prossimi anni?
La proposta di riforma é una proposta inutile all'Italia e all'Europa pur contenendo aspetti positivi (o diversa lettura é solo inutile) per cui vale la pena, nel respingerla, sapere che passeremo qualche mese un pò confuso con magari qualche conseguenza pratica-economica ma con il fine di mettere tutti attorno a un tavolo per tirare fuori una riforma ben fatta e condivisa? (Altra ipotesi: questa volontà di riformare la Costituzione sono fole, la Costituzione va bene e funziona così come é).
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