mercoledì 30 novembre 2016

LA RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 10. (sra)

 LA RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 10. (sra)

Dopo questo post
SI' 940
NO 860

Non mi dilungo potendo ribadire con maggiore convinzione e consapevolezza quanto ho scritto in precedenti post che richiamo
sul TITOLO 3 (il Governo)
https://sracivitas.blogspot.it/2016/09/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma.html
sul TITOLO 5 ( dal nuovo titolo LE REGIONI, LE CITTà METROPOLITANE, I COMUNI)
https://sracivitas.blogspot.it/2016/09/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_11.html
In particolare per il titolo 5, tutt'altro che perfetto (caratteristica comune a tutta questa proposta di riforma, purtroppo, che inficia in modo non banale e non secondario  tutto il lavoro - tanto che prevedo che, fosse approvata, ci troveremo una proposta manutentiva ancora profonda tra non molti anni), la mia valutazione è positiva assegnando anche un peso notevole. La mia è una posizione di principio (sono centralista per convinzione) e per realismo - non ci voleva un genio a capire che questo pseudo federalismo avremmo semplicemente moltiplicato sprechi e corruttela.


lunedì 28 novembre 2016

LA RIFORMA COSTITUZIONALE. FRAINTENDIMENTI (sra)

LA RIFORMA COSTITUZIONALE. FRAINTENDIMENTI (sra)

Ho la sensazione che la campagna propagandistica favorevole o contraria alla proposta di riforma costituzionale sia viziata da un po' di fraintendimenti
I sostenitori del Sì, mi sembra, amano descriverci la classe politica italiana (perchè è quella che viene direttamente coinvolta, il resto dell'Italia dipende da come vengono fatte le leggi e prese le decisioni) come fosse composta da purosangue che sono imbrigliati dai laccioli posti da una Costituzione invecchiata e parzialmente inadatta e che quindi non possono (come vorrebbero e potrebbero altrimenti) lanciarsi al galoppo sulla strada della costruzione di uno Stato moderno ed efficiente.
Mi spiace, ma non mi sembra molto realistico.
A me sembra che la Costituzione in verità potrebbe andare bene anche così (al limite anche con lo sciagurato titolo V attuale).
Non sono le norme costituzionali, è l'incapacità di noi italiani di proporre una classe politica adeguata, composta da statisti disinteressati, dediti a rappresentare e lavorare per il solo interesse nazionale (senza vincolo di mandato partitico) a renderci bradipi e non puledri. Siamo noi il problema.
E allora queste proposte di modifica costituzionale, con alcune norme ben fatte e altre pessime, mi sembra siano un tentativo suggerito dalla visione della realtà cruda, pessimistica e un po' disperata, di porre delle norme sì stringenti e vincolanti da cercare di ottenere un minimo di funzionamento organico e organizzato della macchina istituzionale a tutti i livelli di democrazia delegata nei quali è suddivisa.
Ci fornisce la prova, per paradosso, proprio il fronte del rifiuto alla modifica, dall'estrema destra all'estrema sinistra, che viene rappresentato ai massimi livelli ( di visibilità e di conduzione del confronto) proprio da gran parte di coloro che sono responsabili (da decenni, non da due anni) della situazione di crisi di speranza e di visione del futuro che ha portato, giustamente o erroneamente - sia nel metodo sia nel contenuto- a questa estrema ratio.
La Costituzione è innocente, può essere una vittima sacrificale per colpe non sue o una icona immodificabile e lontana dalla realtà (la Costituzione non è stata applicata... ma chi se non noi non è stato capace di applicarla?). Ma ora siamo a un bivio: occorre cercare di capire, nel pieno della sfiducia, se è utile per il Paese, per i nostri figli e nipoti (tutti, nell'interesse della Nazione) l'una o l'altra scelta.

domenica 27 novembre 2016

LA RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 9. (sra)

LA RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 9. (sra)

Dopo questo post
SI' =800
NO= 800

Ci sono diverse valutazioni sulla serie di articoli che introducono modifiche sul titolo 2 che riguarda il Presidente della Repubblica.
Da una parte si sostiene che ora serve il 60% degli aventi diritto al voto o dei votanti (che si badi bene, dovrebbero sempre coincidere) per poter eleggere il nuovo Presidente.
Dall'altra chi con sfiducia in parte della classe politica che non si può considerare completamente immotivata, sospetta la possibilità che parte dei votanti (dal settimo scrutinio in poi) possa accettare di assentarsi sulla base di motivazioni poco pulite e onorevoli per favorire l'elezione della persona gradita alla sola maggioranza.
In un Paese normale la seconda opzione non dovrebbe neppure porsi, invece ha un suo fondamento. Non so se i proponenti della Riforma hanno in mente il secondo scenario (che li potrebbe vedere nei panni della minoranza, e quindi dei corruttibili secondo la pessimistica lettura) oppure se, come probabilmente dovrebbe essere, si pensano delle norme che si attuano in una condizione di normale moralità pubblica (quella che informa i primi dodici articoli, per intenderci).
Il dubbio è così fondato che il peso, comunque positivo, che attribuisco all'insieme degli articoli che argomentano sul Presidente della Repubblica è meno sostanziale di quanto meriterebbero.
Propendo per un SI'=60 NO=40

https://sracivitas.blogspot.it/2016/08/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_28.html

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 8. (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 8. (sra)

Dopo questo post, sulla mia personale bilancia il SI' pesa 740 e il NO pesa 760

L'articolo valutato in questa "pesata" è l'articolo 82 relativo alle Commissioni d'inchiesta.
Probabilmente in termini di "consistenza pratica" nella vita dello Stato, l'incidenza è relativamente bassa. Subentra, in questo ambito di valutazione, la necessità di calibrare i pesi, ma si va troppo nel sofisticato. Occorre però tenerne conto nella valutazione complessiva.
L'ampio margine di valutazione negativa sul questo articolo modificato dalla proposta di riforma deriva dalla delusione per l'occasione persa rappresentata dalla modifica imputata al Senato. Questo articolo rappresenta, a mio avviso, una pezza peggiore del buco.
Ribadisco quanto ho scritto nella precedente analisi.
https://sracivitas.blogspot.it/2016/08/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_21.html

Articolo 82
SI=30
NO=70

sabato 26 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 7. (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 7. (sra)
Situazione attuale (dopo questo post)
SI' 710
NO 690
Esprimo una moderata valutazione positiva per la riformulazione dell'articolo 75 della Costituzione. Credo che il diverso conteggio del quorum corrispondente a una diversa quantità di firme raccolte sia un elemento che aiuta la partecipazione e penalizza chi invita ad "andare al mare" rendendo equivalente l'astensione al voto contrario alla abolizione della legge che si vuole cancellare. Abbiamo avuto ben tristi esempi ultimamente. Non viene cancellata la possibilità di ottenere l'indizione del referendum con la raccolta del solito numero di firme, viene data una possibilità che rafforza i proponenti se questi sono capaci di raccogliere un numero maggiore di firme
Questo scrivevo a proposito della norma:
https://sracivitas.blogspot.it/2016/08/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_7.html
Per quanto riguarda gli articoli 77,78,79,80 e 81 posso solo ribadire la mia difficoltà di comprensione. Rispetto a quanto scrivevo qui
https://sracivitas.blogspot.it/2016/08/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_9.html
posso solo porre maggiore attenzione sul sesto paragrafo dell'articolo 77 (nuovo) che recita
"I decreti (legge del Governo) recano misure di immediata applicazione e di contenuto specifico omogeneo e corrispondente al titolo" che, se ho ben letto alcuni commentatori, dovrebbe impedire che in un decreto si inserisca di tutto.
Per quanto riguarda l'articolo 75, sulla mia personale bilancia il SI' pesa 60, mentre sugli articoli 77/81, più per analfabetismo funzionale che per altro, la bilancia rimane immobile come le mie cellule grigie

mercoledì 23 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 6. (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 6. (sra)
In questo capitolo riprendo ciò che ho scritto a suo tempo sulla modifica dell'articolo 71 e sulla modifica dell'articolo 72.
La mia è una valutazione positiva sulla modifica dell'articolo 71 ( ma non entusiasta, diciamo che il Sì pesa per 55), mentre è una valutazione negativa sulla modifica dell'articolo 72 (anche in questo caso non fortemente negativa - riconosco qualche ragione - facendo pesare il NO per 60)
Così dopo l'articolo 72 il Si' pesa 600 e il NO pesa 600 8 un po' di indecisione, nevvero?)
Questa la mia valutazione sull'articolo 71
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_24.html
L'apprezzamento per l'aver messo in norma l'obbligo dell'incardinamento nei lavori parlamentari della proposta di legge di iniziativa popolare (anche con la fatica di un alto numero di firme di sostegno) non mi fa dimenticare che sancisce, e cerca di porre rimedio con un obbligo costituzionale, ad un  atteggiamento castale dei Parlamentari che, se lasciati liberi, snobbano alla grande questo strumento di partecipazione popolare. Non vivendo nel migliore dei mondi possibili, la norma mi sembra positiva e necessaria. Non è al riparo dai giochi delle lobbies portatrici di interessi non sempre (forse mai) cristallini e rivolti al bene della nazione (vedere nota su ultimo comma)
Questa è la mia valutazione sull'articolo 72
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_30.html
In questo caso la valutazione negativa, anche se risicata, dipende dal rendere, a mio avviso, negletto il ruolo del Parlamento. Non mi convince pienamente, anche se realisticamente non posso nascondere che così ormai avviene, l'assunzione di un ruolo legislativo da parte dell'esecutivo. Da una parte il Parlamento, anche a causa della mancata riforma del Senato come "Camera della Conoscenza" appare assolutamente in difficoltà nello studiare, elaborare e proporre leggi, dall'altra mi stupisce,e mi preoccupa, come non ci sia una levata di scudi da parte degli attuali Parlamentari ( che credo non desiderino che la loro esperienza finisca con il termine della legislatura), descritti come meri esecutori degli ordini dei Leaders dei partiti o movimenti, per protestare il loro essere uomini liberi, servitori dello stato, dediti al benessere della Cosa Pubblica e della Nazione e dichiararsi pronti a disobbedire se richiesti di votare leggi contrari alla loro missione. Se pensassi che il parlamento fosse composto da uomini così, non avrei problemi ad approvare l'articolo 72. Ma temo che, invece ...E allora sarebbe meglio rinforzare la funzione legislativa della Camera dei Deputati (e applicare il massimo sforzo perchè l'apparato burocratico stili i regolamenti applicativi in tempi assolutamente rapidi e contingentati)

lunedì 21 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 5. (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 5. (sra)

Sono di fronte al tanto vituperato articolo 70. L'articolo che passa da due righe a nove paragrafi, la cui lettura (e difficile comprensione) avrebbe dovuto convincere a respingere la riforma. non condivido l'approccio ne mi convince. Non apprezzo la forma di questo articolo, e lo spiego con altrettanto abbondante uso di parole in questo post
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_17.html
chiamandolo "bicameralismo confuso", ma faccio di necessità virtù, e applico la massima milanese, piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Io sono stato, sin dalla prima ora, sostenitore del "Senato della conoscenze", (Massarenti, senatrice Cattaneo), e quindi togliendo completamente alcun potere legislativo al Senato.
Questa confusa attribuzione di compiti e poteri compie parte del percorso, e, motivo del mio parere comunque favorevole, rompe il meccanismo del bicameralismo perfetto (anch'esso non negativo in se, ma impraticabile con la nostra classe politica).
Più leggo questa parte della riforma, più mi convinco che in realtà la strutturazione di questa nuovo Senato non sia che il primo passo. Nell'ipotesi dell'approvazione della riforma, tra qualche anno, considerata e verificata l'assoluta inutilità e improduttività di questa struttura, il Senato verrà definitivamente abolito, perdendo quella possibilità di farne una Camera di studio  (timidamente prevista nell'ultimo comma dell'articolo 70) che tanto sarebbe utile a una classe politica che spesso decide su argomenti che non conosce (illuminante la lettura delle pagine della Senatrice a vita Cattaneo)
per questo il peso favorevole, che pure esiste, non può essere più alto di 70.
Situazione aggiornata
SI' 505
NO 495


RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 4. (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 4. (sra)
Due articoli della Costituzione che vengono modificati nella proposta di riforma per la quale siamo chiamati al voto referendario.
Per l'articolo 64 la valutazione che ho fatto è ampiamente positiva.
Questa sono le mie motivazioni
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_10.html

Al contrario la riformulazione dell'articolo 67 non mi trova consenziente. Non è l'assenza di vincolo di mandato, che pur trattandosi di un atto di fiducia fino ad ora ampiamente immeritato dai parlamentari passati e attuali mi vede d'accordo, piuttosto è l'aver tolto il mandato di rappresentanza della Nazione (io interpreto: aver sempre come stella polare l'interesse generale).
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_12.html

articolo 64: peso 80 per il SI
articolo 67: peso 55 per il NO
Aggiornamento dei pesi
SI': 435

NO: 465

sabato 19 novembre 2016

SISTEMI ELETTORALI ( di Enrico Maria Giuliani ) anno 1991

SISTEMI ELETTORALI ( di Enrico Maria Giuliani ) anno 1991
cap. 5
Il dibattito odierno
Da qualche anno sembra di moda il termine "governabilità" o nella versione contraria/simmetrica "ingovernabilità".
Se ne parla a iosa e volte con accezione mal post e di difficile comprensione.
Il tema coinvolge teorie catastrofiste ed altre più concrete e meno pericolose dal punto di vista democratico

giovedì 17 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 3. (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 3. (sra)

Valutazione dell'articolo 59 : trasformazione dei Senatori per merito da "Senatori a Vita" a "Senatori a Tempo".
Questa l'analisi che confermo
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_5.html
Valutazione fortemente negativa. Peso per il NO: 70

Valutazione dell'articolo 63 ( Cariche negli organi del Senato da valutare in relazione agli impegni nei governi regionali o locali). L'ho battezzata: se mi rimane tempo...
Questa l'analisi che confermo
https://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_6.html
Valutazione negativa, Peso per il NO: 60

Peso complessivo:
SI': 310. NO 390

mercoledì 16 novembre 2016

LEGISLAZIONE CONCORRENTE NELLA "LEGGE FONDAMENTALE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA

LEGISLAZIONE CONCORRENTE NELLA "LEGGE FONDAMENTALE" DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA

Art. 72 (Legislazione concorrente)
1) nell'ambito della legislazione concorrente, i Laender hanno competenza legislativa solo quando e nella misura in cui il Bund non faccia uso del suo diritto di legiferare.
2) il Bund ha in questo ambito il potere di legiferare nel caso sussista la necessità di una disciplina legislativa federale se:
1.una questione non può esser efficacemente regolata dalla legislazione dei singoli Laender, o
2. la regolazione di una questione mediante la legge di un land potrebbe nuocere agli interessi degli altri Laender o della collettività, o
3. lo richiedono la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica, ed in particola modo la tutela dell'uniformità delle condizioni di vita, prescindendo dai confini territoriali di ogni singolo Land.

martedì 15 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 2 (sra)

RIFORMA COSTITUZIONALE. SULLA BILANCIA. 2 (sra)
dopo l'articolo 57 il Sì pesa per 240 e il No pesa per 260

Articolo 57
"Con legge approvata da entrambe le Camere sono regolate le modalità di attribuzione dei seggi e di elezioni..."
Suona un po' strano leggere la norma perchè nel dibattito odierno sembra che le modalità di elezione o nomina dei nuovi Senatori sia già stata decisa.
L'indeterminatezza della norma e la conseguente difficoltà di comprensione e di proiezione mi porta a limitare il peso, comunque negativo, su questa parte di riforma
95 Senatori. Valutazione negativa. Mi chiedo: per il ruole che gli è riservato perchè non avere un Senato ancora più ridotto, per esempio 2 per ogni Regione.
Nella pagina che linko ho commesso un errore paragonando il progetto di Riforma con la situazione del Senato americano.

http://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma_2.html

Scrivevo che negli USA stati popolosi e stati spopolati hanno lo stesso numero di Senatori e questo non crea problema. In realtà Tonello, nel suo libro sulla Costituzione USA ci spiega che invece è un problema (e contemporaneamente mi rende edotto che la mediazione di Élite che hanno approfondito e studiato un problema vale un po' di più del mio "giudicare a sentimento" - Baricco e Serra hanno ragione).
Ma il Senato residuale italiano non è e non sarà simile a quello USA, quindi ribadisco che per me Senatori per regione sarebbero sufficienti (non nego che la mia visione riduzionistica derivi dalla valutazione fortemente negativa della proposta della Ministra Boschi). Toglierei, ragionando sulla realtà effettiva e non desiderata, ovvero su questa proposta di Senato, i Sindaci, mi sembrano calati in modo strumentale dall'alto, pedaggio pagato a una caricatura di federalismo che, in Italia, ha solo fallito.
Non considero neppure la narrazione del risparmio dei costi della Politica. I costi della Politica non sono gli stipendi dei rappresentanti popolari (che devono essere guadagnati con il sudore della fronte, non tagliati più per accontentare i Masanielli così diffusi tra di noi oggi), bensì tutte le prebende, i vitalizi, i diritti acquisiti e i benefit immeritati che per anni sono stati distribuiti e contro i quali uno stato Sovrano non riesce a porre rimedio e contro i quali il massimo sforzo e il massimo impegno avrebbe meritato tutto lo spreco di intelligenze e risorse che oggi si spendono nel dibattito costituzionale.
Pesata dell'articolo 57: 70 per il NO
Peso complessivo: Sì 240, No 260



lunedì 14 novembre 2016

RIFORMA COSTITUZIONE. SULLA BILANCIA. 1 (sra)

RIFORMA COSTITUZIONE. SULLA BILANCIA. 1 (sra)
Provo a pesare, articolo per articolo, la riforma, con la curiosità di capire se, non leggendola come un unicum (come siamo chiamati a considerarla dalla unica domanda referendaria- a mio avviso un errore e una forzatura), alla fine dovrei propendere per il SI' o per il NO. Ovviamente la valutazione politica complessiva rimane libera e può rovesciare l'esito
L'indice è basato su 100 per ogni punto saliente
Parto dall'articolo 55
Le valutazioni che ho fatto qualche tempo fa, rilette, mi sembrano ancora valide.
http://sracivitas.blogspot.it/2016/07/lo-sra-cerca-di-capire-la-riforma.html

1. promozione equilibrio tra donne e uomini. Molto positivo 90 per il Sì
2. Il Deputato rappresenta la Nazione. (nella mia visione politica anche un Consigliere Comunale rappresenta la Nazione). La norma è corretta e da sostenere. In linea valoriale e teorica. Ovviamente rifiuta il vincolo di mandato. C'è un rischio. Per ora l'esperienza del non rispondere che a sé stessi vale,e varrebbe, se i Parlamentari (e i Politici in genere) avessero fatto sfoggio di lungimiranza e dimostrato di essere Statisti. Invece. Però dobbiamo considerare la norma nel suo significato profondo. Non riesco a spingermi oltre un 60 per il Sì.
3. Fiducia solo alla Camera. Confesso che mi blocca la legge elettorale attuale (capilista bloccati, in più collegi, con un premio di maggioranza forse troppo alto). E un po' di sfiducia generale che taglia le gambe anche al vero cambiamento di questo Paese. mi blocco su un 50 per ciascuna delle due parti. Perché anche in questo caso sul principio generale sono d'accordo.
4. Il nuovo Senato. Pessimo, molto mal fatto. Confuso. Non voglio essere offensivo nei giudizi, ma purtroppo questa norma, che è una delle pietre angolari della Riforma è parecchio deludente. Mi viene quasi da pensare che sia in realtà solo un primo passo, per poi, tra qualche anno, considerato il fallimento di un Senato così congegnato, introdurre una seconda riforma alla quale nessuno possa opporsi, per chiudere definitivamente il Senato. Insomma mi viene da pensare che sia mancato il coraggio di farlo subito. Grande occasione persa del Senato delle Conoscenze (vedi Sole 24 ore e sen, Cattaneo). 90 per il NO.

Alla fine dell'articolo 55 : 210 per il Sì e 190 per il No.

domenica 13 novembre 2016

LA MIGLIOR SCIENZA, LA MIGLIOR POLITICA, LA MIGLIOR DEMOCRAZIA (ELENA CATTANEO)



LA MIGLIOR SCIENZA, LA MIGLIOR POLITICA, LA MIGLIOR DEMOCRAZIA (ELENA CATTANEO)

Elena Cattaneo: Politica e scienza mirano entrambe al benessere della società ed entrambe sono basate sulla libertà e sul continuo confronto. La miglior Scienza, la miglior Politica e contestualmente la miglior Democrazia si basano su una serie di concetti estremamente importanti che la cultura occidentale ha faticato secoli per raggiungere. Si chiamano, per me, tolleranza e responsabilità ma anche scetticismo, rifiuto dell'autoritarismo nel rispetto dei fatti, libertà delle idee e di accesso ai risultati per tutti.

ELENA CATTANEO: SENATO DELLE CONOSCENZE, UN'OCCASIONE PERSA DA QUESTA RIFORMA

ELENA CATTANEO: SENATO DELLE CONOSCENZE, UN'OCCASIONE PERSA DA QUESTA RIFORMA

Sintetizzo brutalmente ma spero correttamente il senso del capito "Riforme costituzionali:impossibile non appassionarsi" tratto dal libro OGNI GIORNO scritto dalla Senatrice a Vita Elena Cattaneo.
Ho iniziato questo libro praticamente dal fondo (questo capitolo è il penultimo) perchè prossimi al giorno del voto mi interessava sentire il parere di questa illustre cittadina.
Ho avuto il piacere di ritrovare due concetti che ho sostenuto dall'inizio della discussione sulla riforma:
il sostegno alla proposta del Senato delle Conoscenze
la preferenza per un voto per gruppi di tematiche sulle quali si dipana la proposta di riforma della Costituzione piuttosto che un SI/NO secco che impedisce al cittadino di esprimersi con compiuta libertà
Alcuni stralci del testo della Senatrice:
"Nell'approfondire la riforma del Senato è nata e si è precisata l'idea si un "senato delle Conoscenze", capace cioè di includere in qualche modo (anche) delle personalità con "competenze specialistiche" in molti settori e discipline, in numero da definire, al di là e aggiunte a quelle prettamente politiche, utili a costruire e rafforzare il nostro rapporto con il mondo moderno.
(...)
Sono decenni che parole come scienza, ricerca, tecnologia e innovazione sono usate nelle discussioni politiche puramente a fini retorici, ma sono escluse dal vocabolario e dal circuito legislativo italiano.
(...)
Negli ultimi  vent'anni si è anche, purtroppo, spesso fatto scempio delle competenze scientifiche e tecniche proprio in Parlamento e, di conseguenza, strame del rapporto di fiducia col cittadino
(...)
Eppure scienza e politica dovrebbero essere naturalmente alleate, con piena convergenza di intenti. La scienza dovrebbe cercare i fatti, la politica dovrebbe sentire l'urgenza di acquisirli per poi discutere dei valori associati a quei fatti e quindi legiferare, con i cittadini "consapevoli e informati adeguatamente" a fare da sentinella e a controllare la validità di quelle scelte
(...)
Questo, per me, è il significato corretto e la valenza del concetto democratico di "lasciare l'ultima parola alla politica". Un'ultima parola  che, nel decidere, non prescinda dalla verifica dei fatti che gli studi evidenziano. "un'ultima parola che non si ingegni di inventarsi o a manipolare i fatti per sostenere delle mere preferenze o opinioni non basate su prove, "raccontando" favole ai cittadini
(...)
Una Camera Alta che includa alcune altissime competenze anche in ambito scientifico (nel senso più vasto del termine) troverebbe nell'autorevolezza anche di questi membri la capacità di incidere efficacemente per la determinazione delle politiche pubbliche, pur se è immaginata priva del rapporto fiduciario con l'esecutivo
(...)
Il mio voto (...) è stato dettato da un senso di smarrimento e dal rammarico per l'occasione perduta - a mio parere -  di dotare il Paese di un assetto istituzionale in grado di meglio fronteggiare le sfide del presente e del futuro e soprattutto di farlo seguendo altri metodi."

giovedì 10 novembre 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE. RESPINTO IL "RICORSO ONIDA". PECCATO. ONIDA AVEVA RAGIONE

REFERENDUM COSTITUZIONALE. RESPINTO IL "RICORSO ONIDA". PECCATO. ONIDA AVEVA RAGIONE

Oggi il ricorso presentato dal prof Onida è stato respinto. Non si parla più dello spacchettamento del referendum. L'obiezione che la vastità ed eterogeneità delle tematiche sottoposte ad un unico quesito, favorevole o contrario, fosse pregiudizievole della libertà di scelta dei cittadini non è stata accolta.

Mi spiace.

Sicuramente i giudici hanno deciso secondo scienza e coscienza e sono più preparati di quanto lo sia io, però come cittadino faccio fatica a capire.

Dovendo scegliere su una tematica così composita con un SI/NO che mi obbliga ad accettare quanto ritengo errato o a respingere quanto ritengo giusto ( a secondo della scelta che, per ora, non è ancora compiuta) mi fa sentire, in realtà, come cittadino, leso nei miei diritti.

una sintesi riassuntiva tratta dal sito www.ansa.it
IL RICORSO DI ONIDA - La motivazione centrale dell'azione riguardava il fatto che in un unico quesito vengono sottoposti all'elettore una pluralità di oggetti eterogenei. Nei ricorsi si chiedeva il rinvio della questione alla Corte Costituzionale. La legge sottoposta a referendum - secondo il ricorso - "ha oggetto e contenuti assai eterogenei, tra di loro non connessi o comunque collegati solo in via generica o indiretta, e che riflettono scelte altrettanto distinte, neppure tra loro sempre coerenti". Ma "la sottoposizione al corpo elettorale dell'intero variegato complesso di modifiche mediante un unico quesito", "viola in modo grave ed evidente la libertà del voto del singolo elettore", "arrecando radicale pregiudizio allo stesso principio democratico proprio in occasione dell'esercizio diretto della sovranità popolare al suo livello più alto: cioè nella ridefinizione delle regole del patto costituzionale"