giovedì 10 novembre 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE. RESPINTO IL "RICORSO ONIDA". PECCATO. ONIDA AVEVA RAGIONE

REFERENDUM COSTITUZIONALE. RESPINTO IL "RICORSO ONIDA". PECCATO. ONIDA AVEVA RAGIONE

Oggi il ricorso presentato dal prof Onida è stato respinto. Non si parla più dello spacchettamento del referendum. L'obiezione che la vastità ed eterogeneità delle tematiche sottoposte ad un unico quesito, favorevole o contrario, fosse pregiudizievole della libertà di scelta dei cittadini non è stata accolta.

Mi spiace.

Sicuramente i giudici hanno deciso secondo scienza e coscienza e sono più preparati di quanto lo sia io, però come cittadino faccio fatica a capire.

Dovendo scegliere su una tematica così composita con un SI/NO che mi obbliga ad accettare quanto ritengo errato o a respingere quanto ritengo giusto ( a secondo della scelta che, per ora, non è ancora compiuta) mi fa sentire, in realtà, come cittadino, leso nei miei diritti.

una sintesi riassuntiva tratta dal sito www.ansa.it
IL RICORSO DI ONIDA - La motivazione centrale dell'azione riguardava il fatto che in un unico quesito vengono sottoposti all'elettore una pluralità di oggetti eterogenei. Nei ricorsi si chiedeva il rinvio della questione alla Corte Costituzionale. La legge sottoposta a referendum - secondo il ricorso - "ha oggetto e contenuti assai eterogenei, tra di loro non connessi o comunque collegati solo in via generica o indiretta, e che riflettono scelte altrettanto distinte, neppure tra loro sempre coerenti". Ma "la sottoposizione al corpo elettorale dell'intero variegato complesso di modifiche mediante un unico quesito", "viola in modo grave ed evidente la libertà del voto del singolo elettore", "arrecando radicale pregiudizio allo stesso principio democratico proprio in occasione dell'esercizio diretto della sovranità popolare al suo livello più alto: cioè nella ridefinizione delle regole del patto costituzionale"

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