martedì 17 ottobre 2017

E SE I LOMBARDI SI SCOCCIASSERO DELLA INVADENTE CAMPAGNA DI MARONI?

E SE I LOMBARDI SI SCOCCIASSERO DELLA INVADENTE CAMPAGNA DI MARONI?
Mi chiedo se la rutilante campagna pubblicitaria svolta dalla Regione (perchè bisogna essere chiari, chi ha speso i soldi per la campagna è l'Istituzione Regione, non i Partiti che sostengono la maggioranza che governa, che probabilmente non hanno speso un euro) non possa risultare un po' fastidiosa alla fine per un popolo pragmatico e orgoglioso come quello lombardo.
E' una domanda che esula dal quesito che vuole lisciare il pelo ai lombardi con un quesito surrettizio e inutile. Anzi proprio perchè inutile, potrebbe alla fine far sorgere il sospetto ai lombardi che ci sia sotto sotto (ma in realtà piuttosto evidente) una presa in giro. Sospetto rafforzato dalla spregiudicata campagna di comunicazione che, con un eccesso di sicumera e un filo di mancanza di considerazione della capacità di discernimento degli elettori, ha utilizzato troppe informazioni poco precise (è un ironico eufemismo per chi non lo avesse capito) e troppa prepotenza nell'usare soldi pubblici per un interesse di parte. Insomma, i lombardi, anche quelli che sostengono l'apertura di una trattativa con lo Stato per una maggiore autonomia, potrebbero lanciare un messaggio a Maroni & C, astenendosi in massa dal voto, tipo: “suvvia Presidente, non ci prenda in giro, ha il mandato popolare per fare ciò che chiede (surrettiziamente e inutilmente) di dirle di fare. Se ha le capacità, governi e agisca, non ci getti fumo negli occhi con operazioni di distrazione di massa.”

domenica 15 ottobre 2017

ESSERE ORGOGLIOSI DI ESSERE EUROPEI

Quando scrivo ESSERE ORGOGLIOSI DI ESSERE EUROPEI non credo di essere cieco di fronte a ciò che, nella storia e nelle relazioni con popoli di altri continenti, noi europei abbiamo fatto. Però ho anche riflettuto sulla lezione di Ferguson. E credo che un razionale, lucido, laico orgoglio di ciò che ha rappresentato, ancora rappresenta e potrebbe in un auspicabile futuro rappresentare l'Europa, possa essere causa di benessere per tutti.
Trascrivo alcune frasi, spero non troppo scollegate, che ho trovato sull'ultimo libro di ENRICO LETTA " Contro venti e maree. Idee sull'Europa e sull'Italia"

"Noi europei dobbiamo riflettere su ciò che siamo, ciò che rappresentiamo nel mondo e ciò che trasmettiamo, con una sguardo più positivo. I diritti dell'uomo nascono dai nostri valori. Si possono denunciare le nostre carenze nel farli applicare con coerenza, come la crisi dei migranti ha dimostrato. La nostra difficoltà, invece, sta nel non dare al mondo la caricatura di noi stessi nella difesa dei diritti umani
(...) Giuste condizioni di detenzione fanno parte dei diritti che ci stanno a cuore in Europa, come anche l'abolizione della pena di morte. La pena capitale è proscritta ovunque nelle UE, e la sua abolizione è una condizione per entrare a farne parte. (...) Un altro valore nostro: teniamo fortemente alla democrazia, malgrado i nostri limiti e le nostre mancanze. Il nostro impegno, anche qui, non è vano. (...) Siamo anche coloro che oggi riconoscono e fanno rispettare la parità tra uomini e donne. E' un grande principio, che tuttavia non è scontato nel mondo e che continua ad alimentare i dibattiti nelle nostre società .. Nel mondo del lavoro la parità di retribuzione è tutt'altro che effettiva. Eppure, senza riuscire da essere pienamente realizzato, il principio di parità tra uomini e donne viene comunemente riconosciuto in Europa. Così come i diritti e le libertà degli omosessuali. In mezzo mondo non è così. Un altro valore è la protezione dell'ambiente e del patrimonio....La protezione di questo valore è così importante da farci accettare il costo che ne deriva, perché costringe l'industria, regolamenta l'urbanistica e il nostro habitat. (...) Un altro valore europeo fondamentale è il nostro diritto del lavoro. ... la tutela del lavoratore europeo è incomparabilmente elevata rispetto a quanto capita normalmente nei continenti asiatico, africano o in Medio Oriente. Un altro valore costitutivo dell'Europa è la laicità. La religione svolge un ruolo essenziale nella vita dei popoli, all'interno della società, ma le Chiese e lo Stato sono separate. Dobbiamo essere forti, per far rispettare la laicità dei nostri paesi, ma anche per farla valere nel resto del mondo.

sabato 14 ottobre 2017

REFERENDUM PER MARONI. NON ANDRO' A VOTARE

REFERENDUM PER MARONI. NON ANDRO' A VOTARE
Una delle critiche rivolte da chi, come me, respinge il referendum della Lega di Maroni è indirizzata alle spese per lo svolgimento.
Io la vedo così.
La politica ha un costo che se produce benefici è un investimento. Certamente si può discutere sulla cifra in assoluto spesa, può essere alta o bassa, si può spendere di più o di meno gestendo una organizzazione.
A mio avviso la critica non è solo per la cifra in senso assoluto, ma è relativa alla motivazione e all'esito.
Due sono i punti per me negativi, che giustificano la critica e la scelta di non essere corresponsabile di questa brutta pagina della politica lombarda partecipando al voto
1. è una spesa assolutamente inutile relativamente allo scopo dichiarato, bensì molto utile (e tesa a scaricare sulla collettività il costo cercando di ottimizzare privatamente i benefici) per il motivo nascosto (per quanto ormai reso palese grazie agli oppositori), ovvero l'inizio della campagna elettorale di Maroni che così può evitare di parlare di Giappone (e consentire al suo avvocato di guarire)  Pedemontana e altri gioielli;
2. l'utilizzo distorto della campagna comunicativa. In modo surrettizio la Regione (intesa non come organizzazione dello stato rappresentate i Lombardi, bensì come organismo a disposizione degli interessi  di coloro che pro-tempore ne hanno la responsabilità di governo) finge di informare sull'esistenza del referendum, in realtà in modo abbastanza grezzo da dimostrare anche una certa sicumera e noncuranza della opinione pubblica, ma in realtà attua una comunicazione assolutamente di parte, usando anche Comuni, Sindaci e Consiglieri Comunali - la Consigliera Comunale di Trezzo che distribuiva a una serata "informativa", di "dibattito", il fascicoletto pubblicitario pro-referendum è una esempio palese. A me sembra che i Partiti che sostengono il Sì al referendum (e la partecipazione al voto) non si sentano nella necessità di investire risorse per sostenere il voto. Credo che sia una evidente dimostrazione che c'è chi paga per loro, cioè tutti noi Lombardi.

venerdì 13 ottobre 2017

IL NAZIONALISMO COME RISPOSTA ALLA PAURA FA L'EFFETTO PLACEBO

IL NAZIONALISMO COME RISPOSTA ALLA PAURA FA L'EFFETTO PLACEBO
Più in generale, la crescita del nazionalismo in Europa entra in contraddizione con la vita molto connessa che facciamo oggi. (...)In quattro generazioni, si è attuato un allargamento legato alla mobilità e alla connettività, che hanno conquistato le nostre vite. Di fronte a questa tendenza, il nazionalismo come risposta alla paura fa l'effetto placebo. Si ritorcerà contro coloro che lo promuovono. Se pensano di poter risolvere un problema di fondo con un'unica disposta nazionale, i politici fanno finta di decidere senza influire sul vero processo, che si trova sul piano dell'interconnettività, cioè a livello europeo, internazionale
Enrico Letta: "CONTRO VENTI E MAREE. idee sull'Europa e sull'Italia"