giovedì 4 febbraio 2021

Laura Imai Messina WA LA VIA GIAPPONESE ALL’ARMONIA.

Laura Imai Messina WA LA VIA GIAPPONESE ALL’ARMONIA. 72 parole per capire che la felicità più vera è quella condivisa.

Sono pienamente consapevole che non dovrei mettermi a scrivere di libri che veleggiano a una diversa altitudine da quella che con i miei attrezzi e la mia capacità di usarli posso raggiungere.

A parziale scusante della evidente incontinenza prolissa, posso dire che si tratta solo del piacere di coinvolgere i pochi amici che leggono queste righe nel suggerire la lettura di libri che mi sono piaciuti.

Questo mi è piaciuto.

Ho conosciuto Laura Imai Messina casualmente, vedendo le recensioni del suo libro Tokyo tutto l’anno. Attirato come una falena dalla luce dal nome Tokyo (ho una particolare simpatia per il Giappone) l’ho letto e sono rimasto affascinato. Naturale passaggio: cercare altri libri dell’autrice. (altro passaggio, invitarla a presentare il suo libro in un evento organizzato dalla associazione Amici del Gabbiano, ma in questo per ora ho fallito lo scopo).

Ho trovato questo WA. Beh, credo di apprezzarlo ancor di più del pur bellissimo Tokyo tutto l’anno.

Per esempio, secondo me leggendolo viene voglia di imparare a scrivere (si dice così? Forse disegnare, comporre… boh) i Kanji che compongono le parole utilizzate.

L’altra è di rileggerlo ma nel modo giusto: una parola al giorno, o anche alla settimana, con calma, riflettendoci, masticandola, e per questo passare una settimana a imparare a scriverla nel modo corretto credo possa essere un esercizio utilissimo.

Ho trovato una similitudine, forse più nell’utilizzo che nel contenuto, con altri due libri che ho apprezzato moltissimo. “Alla fonte della parole” di Andrea Marcolongo – un bellissimo libro sull’etimologia (ho cercato anche Marcolongo per l’associazione, altro fallimento) e “Breviario dei nostri giorni” di Gianfranco Ravasi (e con lui mi limito a conservare la fotografia mentre gli stringo la mano).

Libri da tenere sul comodino o sulla scrivania, da leggere costantemente, una parola al giorno, un capitolo al giorno.

Anche con WA vale la pena una lettura lenta. Messina ci aiuta a immergerci in una cultura, in una realtà che è/appare lontana, misteriosa, piena di forme rigide, di consuetudini tanto affascinanti da apparire esotiche e distanti. Ma se riflettiamo, come spesso dico, le persone sono molto più simili di come vorrebbero apparire. Soprattutto gli esiti delle consuetudini discendenti dalle parole sono piccole perle di una saggezza che vorremmo poter condividere (e tornando alle brevi esperienze dei nostri due brevissimi viaggi in Giappone, intrise di nostalgia per quanto piacevole era stata la sperimentazione - appena arrivati la prima volta ci eravamo persi nel cercare il ryokan a Tokyo e pioveva, la persona a cui abbiamo chiesto non sapeva aiutarci ma ci ha regalato l’ombrello)

Alla fine non ho detto nulla del libro, ma un consiglio lo posso dare: si provi a leggerlo, secondo me si scoprirà che vale la pena.


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