mercoledì 3 febbraio 2021

BASTA UN CAFFE' PER ESSERE FELICI _ Toshikazu Kawaguchi

 BASTA UN CAFFE' PER ESSERE FELICI _ Toshikazu Kawaguchi

Che libro strano. Bellissimo e strano. Poetico e strano. Commovente e strano. Apparentemente semplice, non si pone tanti problemi o complicazioni, le cose che accadono, per quanto incredibili, sono accettate come naturali. Eppure profondo e complesso. In realtà non saprei bene cosa dire, dopo averlo letto (per ora sono riuscito a leggere solo questo, non ho ancora trovato il primo -FINCHE' IL CAFFE' E' CALDO - e sappiamo che Kawaguchi sta già scrivendo il quarto libro di questa serie), però è un libro che colpisce così nel profondo che si ha voglia di condividere anche solo una impressione, suggerire la lettura, dire che è piaciuto. Non è un libro che lascia indifferenti.
Mi sono fatto aiutare per capire meglio questo libro, per capire la profonda "giapponesità" delle storie e delle situazioni (che sono comunque di valore universale e parlano a tutti noi), dalla intervista che Laura Imai Messina ha fatto all'autore apparsa su TUTTO LIBRI de la Stampa il 16 gennaio.
E' utile intanto perché è una intervista bellissima, e poi perché si riesce anche a entrare un po' nel profondo (sia pure per accenni) dell'essere giapponesi, probabilmente un condizionamento culturale più forte che per altre nazioni.
La sensazione più forte è che sia un libro che sia un libro che raccontandoci della possibilità di riparare a mancanze o trascuratezze del passato, in realtà parli a noi per il nostro presente e il nostro futuro.
Una conclusione banale: da leggere. (credo tutta la serie, io lo farò)


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