sabato 10 giugno 2017

SON TUTTI SPARITI, MA NULLA SENTE MANCARE LA TERRA

Leggendo le prime pagine del libro "L'incanto e il disinganno: Leopardi" di Boncinelli /Giorello trovo questo stralcio del "Dialogo di un Folletto e uno Gnomo" che conferma un mio pensiero.
Mi piace riportarlo per condividerlo

"Folletto: Ma ora che ei (tutti gli uomini e le donne sulla faccia della Terra) sono tutti spariti, la Terra non sente che le manchi nulla, e i fiumi non sono stanchi di correre, e il mare, ancorché non abbia più da servire alla navigazione e al traffico, non si vede che si rasciughi.
Gnomo: E le stelle e i pianeti non mancano di nascere e di tramontare, e non hanno preso le gramaglie.
Folletto: E il sole non s'ha intonacato il viso di ruggine come fece, secondo Virgilio, per la morte di Cesare: della quale io credo ch'ei si pigliasse tanto affanno quanto ne pigliò la statua di Pompeo".

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