domenica 18 giugno 2017

SOCIETA' ORIZZONTALE

SOCIETA' ORIZZONTALE
Questo libro, in corso di lettura, LA SOCIETA' ORIZZONTALE di Nadia Urbinati e Marco Marzano, non mi convince pienamente.
E' nella natura dei libri non essere approvati o respinti "in toto". Ci sono spunti che trovo interessanti (se non anche condivisibili).
Questo è uno stralcio che mi ha colpito.
<Una società orizzontale senza infingimenti è, in definitiva, quella in cui tutta l'autorità è trasferita alle istituzioni e alle regole, alle leggi e ai diritti. Solo così può prendere vita in noi tutti un sentimento di fiducia nelle nostre forze in grado di imbrigliare le mai sopite e sempre differenti forme di potere privilegiato, pastorale o oligarchico, del dogma e della ricchezza.
siamo convinti che la rovina per le giovani generazioni sia rappresentata da un'autorità che rifiuta di essere condivisa,che si camuffa magari da buonismo paterno, che si fa comprensiva e sentimentale solo per non perdere il podio del guardiano, per non andarsene mai.
E' un altro, secondo noi, il discorso che i giovani dovrebbero poter sentire:quello della società e dell'educazione come palestre in cui diventare consapevoli delle proprie forze, ricettivi al diverso e mail disposti a pensarsi naturalmente impotenti, fatalmente destinati a  un futuro che non dipende comunque da noi stessi. per  fare questo,ogni ragazzo dovrebbe esser messo di fronte alla vita direttamente, essere educato mentre agisce, imparare dagli altri e misurare nelle relazioni con gli altri le distanze e le vicinanze, apprendendo a riconoscere il valore della propria autonomia senza perdere di vista i limiti e le condizioni sociale delle proprie azioni.
Quello che noi proponiamo è di educare mediante l'azione, secondo un modello pragmatico che non si vergogna a mostrarsi strumentale e utilitario, che funziona in termini di progetti ipotetici possibili.>
Se non si dimentica che spesso "l'autorità paterna" è un camuffamento della diseguaglianza sociale e dei poteri economici, finalizzata allo sfruttamento nel campo lavorativo (che colpisce in via intergenerazionale) e il modello utilitario deve essere calmierato secondo i dettati della nostra Costituzione e dei concetti basilari del welfare, il ragionamento è interessante.

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