venerdì 18 agosto 2023

SIMONE PIERANNI _ LA CINA NUOVA

 SIMONE PIERANNI _ LA CINA NUOVA

Premessa. Sto leggendo un altro libro sulla Cina: L'arco dell'Impero. Con la Cina e gli Stati Uniti alle estremità di Qiao Liang. E ci sto capendo pochissimo (ma fortunatamente ho un amico che mi fornisce qualche spiegazione). Ho la presunzione di  aver capito abbastanza (tutto mi sembra esagerato) del libro di Simone Pieranni. Due considerazioni: a Milano si dice "ogni ofelé fa el so mesté" che intellettualmente invita a un bagno di umiltà e rende coscienti che leggere un libro difficile senza avere la capacità di comprenderlo è un esercizio inutile ( ma devo dire che mi ha fornito una pur opaca base per capire meglio la puntata di Globally  https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/globally-il-podcast-sulla-geopolitica-29852 (ISPI) di oggi https://open.spotify.com/episode/5rQfy7yAx10egeCw13c01a e anche intuire l'importanza che ha il fatto che l'India paga in Rupie il petrolio agli UAE. Seconda considerazione, sto leggendo libri di bravissimi divulgatori, studiosi e scrittori che sono capaci di rendere comprensibili questioni serissime mantenendo un alto livello pur con un linguaggio discorsivo. Come è il caso di questo libro del fondatore di https://www.china-files.com/  Simone Pieranni.

Il libro è diviso in capitoli quasi in contrapposizione l'un con l'altro. Chissà se posso fare il figo e utilizzare la diade Yin e Yang, che non sono esattamente contrapposti ma dove ogni elemento contiene il seme del suo opposto (abbozzo).

In questo modo ci si apre una Cina che mi appare nell'immaginazione come una pentola piena d'acqua sul fuoco. Non è acqua cheta, fredda, immobile, ma non raggiunge mai l'ebollizione perché appena si avvicina a quella temperatura, il PCC provvede ad abbassare la fiamma o aggiungere acqua fredda. Una società controllata eppure in grado di discutere e protestare entro certi limiti, più su questioni molto concrete e in prospettiva tendente verso risultati misurabili. Lo stesso Partito Comunista, che mi sembra sempre più in linea con il vecchio sistema imperiale nel quale il compito dell'Imperatore era "armonizzare il cielo e la terra", è sensibile al consenso popolare.

Copio un paio di capoversi di pagina 175 molto indicativi; motivo: se Pieranni lo spiega bene, perché dovrei confusamente riportare il suo pensiero  con parole mie?

"Un altro aspetto che creava parecchia confusione nella mia esperienza cinese era sicuramente dovuto ad alcuni miei pregiudizi. L'immagine che nel corso del tempo l'Occidente ha veicolato sulla Cina è quella di un paese piuttosto rigido, dove non esiste la capacità politica e dove tutto sembra essere deciso e scolpito nella pietra, per sempre. Grande e immutabile, pare essere la Cina nei nostri pensieri. Ma non è assolutamente così e questo si evince sia dalla vita quotidiana sia dalla rappresentazione del popolo cinese che bene o male l'attività del Partito Comunista fornisce, oltre che, naturalmente, dall'impianto filosofico cinese. I cinesi, in realtà, non sono affatto rigidi: sono molto più disposti a cambiare idea e piani di quanto pensiamo. E lo stesso vale per il Partito Comunista. Potremmo sostenere che i cinesi sono dei grandi sperimentatori, molto più di quanto lo siamo noi. Nelle pagine di quel diario pechinese (di Pieranni, nota mia) improvvisato, insieme a esempi di vita concreti, ho trovato anche alcune riflessioni sul concetti di libertà in Cina che hanno a che vedere proprio con l'oscillazione tra ordine e caos... Il PCC è l'ago della bilancia sociale in Cina, unica istituzione ad ora in grado di mantenere la stabilità. La popolazione lo sa e quando bisogna evitare il caos, il luan, segue le direttive del Partito, si mobilita. Ma di fronte ad abusi ed ingiustizie la popolazione si ribella: in Cina ogni anno ci sono migliaia di "incidenti di massa" (il numero è segreto di Stato), che vanno dalla protesta di qualche petizionista, fino a vere e proprie rivolte cittadine."

L'effetto di questi libri, di Pieranni, di Messetti, di Colarizi, di Pompili ecc è duplice: la voglia crescente di leggere altro ancora per conoscere sempre un pezzettino di più sulla Cina, sul Far East, sull'Indo-Pacifico, e l'altro di fare la stessa operazione con altre parti del mondo, l'Africa, l'America latina e del Nord e la nostra spesso poco conosciuta Europa. E scoprire sempre più fili che legano il mondo.

LA CINA NUOVA di Simone Pieranni, nel mio piccolo mi sento di consigliare la lettura.

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