lunedì 28 maggio 2018

PATRIA - Fernando Aramburu

PATRIA – di Fernando Aramburu

Ma che libro di clamorosa bellezza questo che ho da poco finito di Fernando Aramburu! Non oso neppure una recensione di un romanzo così denso. La storia della Spagna e dei Paesi Baschi negli anni del terrorismo di ETA, la storia di famiglie basche profondamente coinvolte in quelle vicende, la storia di persone che rappresentano dei particolari e degli universali, raccontate con partecipazione umana con uno stile narrativo spettacolare. Dovrei rileggerlo per cogliere limiti e manchevolezze, ma confesso che non ho alcun interesse a farlo. Preferisco ancora a distanza di qualche giorno di godere del piacere che la lettura di questo libro mi ha regalato. La vicenda è drammatica, e la sofferenza dei protagonisti vivissima e pienamente rappresentata, eppure lo stile rimane asciutto senza essere distaccato. Non cerca, a mio avviso, l'emozione nel lettore, però alla fine ci sentiamo come immersi nelle pagine di quel libro, nei luoghi di quel racconto, ci sembra di essere presenti e vedere sul posto i personaggi muoversi, agire, parlare. Io ho parenti e amici baschi (mia cognata e i miei nipotini), mio fratello vive da decenni ormai in Euskadi, con loro, quando e se leggeranno il libro, mi confronterò dal punto di vista storico. Lo scenario che ci rappresenta Aramburu appare piuttosto realistico, la sua scelta di campo netta, senza nascondere eccessi anche da parte dello stato Spagnolo. Credo che ci voglia dire che è la salvaguardia della cultura Basca, la continuità della lingua, la conservazione delle tradizioni il tramite per conservare la specificità Basca nello Stato Spagnolo, non una irrealizzabile indipendenza. (i miei nipotini, per esempio, studiano in Euskera ). Ma non voglio addentrarmi in considerazioni per le quali non ho una preparazione adeguata. Mi limito a consigliare caldamente la lettura di questo stupendo libro.

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