martedì 8 maggio 2018

Eshkol NEVO _ NOSTALGIA

Eshkol NEVO _ NOSTALGIA
titolo originale: ארבעה בתים וגעגוע (quattro case e nostalgia)
traduttrice Elena Loewenthal

Quanto è triste questo bel romanzo di _Nevo dal titolo "Nostalgia". Narra la vicenda di Saddiq, un muratore Palestinese che si trova a lavorare nella sua vecchia casa di famiglia abbandonata quando era piccolo al tempo della Nakba e ora abitata da Israeliani Ebrei. Riconosce la casa e viene incaricato dalla vecchia madre del compito di recuperare un oggetto prezioso per il valore nostalgico della Memoria della famiglia rimasto nascosto dietro un mattone. Attorno a questa vicenda si svolgono le vicende contorte ma coinvolgenti degli abitanti attuali Israeliani Ebrei del quartiere di Gerusalemme dove sorge la casa in questione.
I personaggi sono descritti in modo da risultare empatici, si diventa amici leggendo e si spera che i problemi trovino soluzione, ma rimane bene nel cuore del libro come le vicende di vincitori e sconfitti viaggino su piani differenti. Saddiq rimane quasi invisibile agli occhi degli Israeliani, solo un personaggio, un anziano, che vive un momento di "pazzia" lo vede e lo confonde con un figlio che è morto piccolo. Non credo che sia casuale che sia  la pazzia, anche momentanea, ovvero l'uscita dallo schema, ad aprirci lo sguardo, divenuto innocente perchè non condizionabile,  al di là delle convinzioni, delle convenzioni e degli stereotipi, e a consentirci di "vedere" le persone in quanto persone e non in quanto "rappresentazioni", e a scoprire  i legami che ci legano oltre razze e religioni. I personaggi sono trattati con delicatezza da Nevo, con amichevole condiscendenza verso i difetti e le paure di ciascuno, il protagonista (non è una contraddizione) apparentemente è una figura secondaria e viene solo intravisto dagli altri personaggi e perlopiù dimenticato quasi subito, eppure il suo dramma pesa come un macigno anche nella nostra riflessione, mostrandoci come le vicende umane dei vincenti scorrano indifferenti sulla sofferenza degli sconfitti, spesso invisibili e spesso sconosciuti e dimenticati. Il caso ha voluto che finissi questo romanzo pochi giorni dopo aver finito LONESOME DOVE che narra un'altra vicenda di vincenti e sconfitti (in quel libro le vicende dei nuovi americani che costruiscono una nazione sulla distruzione di popolazioni native).

Nessun commento:

Posta un commento