lunedì 14 maggio 2018

Eshkol NEVO: TRE PIANI


Eshkol NEVO: TRE PIANI

titolo originale: שלוש קומות (Tre piani- ogni tanto chi da i titoli in altra lingua non vola di fantasia)

UN CRESCENDO

Cosa posso dire di questo romanzo, il terzo che leggo di Nevo: un crescendo, è un crescendo dal primo a terzo racconto (al terzo piano del palazzo). Se sono tutti racconti molto coinvolgenti e scritti, secondo la mia poca capacità critica, molto bene, dovendo essere più specifico dico che il secondo è meglio del primo e il terzo è meglio del secondo. Da notare che il secondo e il terzo è un racconto in prima persona ove il protagonista raccontante è in realtà una protagonista raccontante, una donna. I racconti sono così intimi ed introspettivi da risultare coraggiosi (azzardati, presuntuoso?- non ho questa impressione) da parte di Nevo.

L'architettura del romanzo che riprende Freud (tranquilli, lo si dice nella presentazione e lo ripete lui nel corso del romanzo, non ci sarei arrivato da solo) è ben costruita, anche nei rimandi tra le diverse esperienze degli inquilini del palazzo- ma questo è un esercizio semplice con un buon editor.

Piuttosto il mio approccio è stato quello di immergermi nella storia, nelle storie, con un certo distacco nel primo racconto fino quasi a muovermi accanto ai protagonisti nel terzo e cogliere nelle pieghe delle pagine, accanto a una partecipazione amichevole con i protagonisti, tutte le valutazioni, le suggestioni, i valori, le scelte etiche che Nevo sa proporre.

Forse le vicende che sono narrate appaiono un po' eccessive, non inverosimili ma almeno improbabili nella vita comune delle persone (o forse la mia è una vita particolarmente noiosa), ma in realtà appaiono come strumenti per scavare negli intimi desideri, nelle intime scelte, nelle relazioni tra le persone di protagonisti che forse vorrebbero essere archetipi sui cui il lettore può riflettere se stesso e le sue scelte.

Alla fine della trilogia che ho appena letto, considero di aver fatto una bella scoperta. Lo consiglio.

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