IT-ENTI _"L'infosfera sta progressivamente assorbendo ogni altro spazio"
Luciano Floridi " LA RIVOLUZIONE DELL'INFORMAZIONE"
Per dirlo in modo enfatico: "L'infosfera sta progressivamente assorbendo ogni altro spazio". In uno scenario futuro sempre più vicino, un numero crescente di soggetti sarà costituito da "IT-enti" (enti che incorporano tecnologia dell'informazione) capaci di apprendere, dare avvertimenti e comunicare tra loro.
Un buon esempio (ma non l'unico) è offerto dai tag RFID (radio frequency identification), che possono immagazzinare e reperire, a distanza, dati da altri oggetti e conferire loro un'identità unica, come un codice a barre. I tag possono misurare 0,4 mm e sono più sottili della carta. E' sufficiente incorporare questo piccolo microchip in qualsiasi oggetto, inclusi esseri umani e animali, per creare IT-enti. Non si tratta di fantascienza. Secondo un rapporto della società di ricerche di mercato IN-Stat, la produzione mondiale di RFID è aumentata di più di venticinque volte tra il 2005 e il 2010 e raggiungerà il numero di 33 miliardi. Immaginiamo di collegare insieme questi 33 miliardi di IT-enti con le centinaia di milioni di computer, lettori DVD, iPod, iPad e altri dispositivi ITC disponibili e ci renderemo conto immediatamente che l'infosfera non è più là ma qui ed è qui per restarci. Le vostre Nike e i vostri iPod possono comunicare tra di loro già da tempo.
Oggi le generazioni meno giovani considerano ancora lo spazio dell'informazione come qualcosa in cui si entra (login) e da cui si esce (logout). la nostra visione del mondo ( la nostra metafisica) è ancora moderna o newtoniana: è costituita da automobili, edifici, mobili, abiti e tanti altri oggetti "morti", non interattivi, che non rispondono e sono incapaci di comunicare, apprendere o memorizzare.
Nelle società avanzate dell'informazione, ciò che oggi sperimentiamo come mondo offline è destinato a diventare un ambiente totalmente interattivo e più capace di rispondere, costituito da processi informativi A2A (anything to anything), wireless, pervasivi e distribuiti, che operano A4A (anywhere for anytime) in tempo reale. Questo mondo ci inviterà prima, gentilmente, a comprenderlo come qualcosa di a-live (artificialmente vivo). Quindi , in maniera paradossale, tale "animazione" del mondo renderà il nostro sguardo più simile a quello delle culture pretecnologiche che interpretavano ogni aspetto della natura come mosso da forze teleologiche.
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