lunedì 23 novembre 2015

QUALCHE PENSIERO SU "LAUDATO SI'" _4

QUALCHE PENSIERO SU LAUDATO SI'

LAUDATO SI'

capitolo 1. QUELLO CHE STA ACCADENDO ALLA NOSTRA CASA
INQUINAMENTO E CAMBIAMENTI CLIMATIVI
inquinamento, rifiuti e cultura dello scarto


Trovo interessante, nei paragrafi 20. 21. e 22. due concetti forti chiaramente espressi: la critica della tecnologia legata alla finanza (quindi, deduco, al servizio di un potere e non libera) che per risolvere un problema ne produce altri; e la correlazione, nella “cultura dello scarto” tra lo scarto degli esseri umani e lo scarto delle cose. E' interessante questa denuncia nell'epoca post EXPO durante la quale, correttamente, abbiamo speso molte energie per contrastare lo spreco alimentare, la cattiva abitudine di scartare cibo in condizione di penuria globale. Benissimo tutto ciò, ma, proviamo anche a non "scartare le persone" (mi rendo conto che in filigrana si potrebbero inserire ragionamenti che potrebbero portarci a divaricazioni notevoli relativamente a cosa si considera scarto parlando di esseri umani - e quindi cosa si intende o si vuole indurre ad intendere per scarto in tematiche relative alla bioetica e alle scelte individuali, fino a che punto essere sono libere e fino a che punto possono essere liberamente prese e quanto la libertà dell'uno incide sulla non libertà dell'altro)

Alcuni stralci:
20.“ (…) La tecnologia che, legata alla finanza, pretende di essere l'unica soluzione dei problemi, di fatto non è in grado di vedere il mistero delle molteplici relazioni che esistono tra le cose,e per questo a volte risolve un problema creandone altri.”

21.“(...) La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia”.

22.“Questi problemi sono intimamente legati alla cultura dello scarto, che colpisce tanto gli esseri umani esclusi quanto le cose, che si trasformano velocemente in spazzatura. (…) Stentiamo a riconoscere che il funzionamento degli ecosistemi naturali è esemplare (…) Al contrario, il sistema industriale, alla fine del ciclo di produzione e di consumo, non ha sviluppato la capacità di assorbire e riutilizzare rifiuti e scorie (…)

Mi piace che anche quando il discorso sembra tecnico, l'afflato verso la condizione umana e il collegamento alla denuncia delle diseguaglianze e dello sfruttamento non cade mai in secondo piano, bensì la lettura delle vicende è sempre globale.

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