mercoledì 11 aprile 2018

JACQUES ATTALI: FINALMENTE DOPODOMANI

JACQUES ATTALI: FINALMENTE DOPODOMANI (breve storia dei prossimi venti anni) -Ponte alle Grazie

La tesi di Attali, in sintesi, è questa: il genere umano si è avviato verso un futuro che fa prevedere una enorme crisi distruttiva. La causa è il prevalere dell'egoismo e dell'avidità che favorisce pochi contro i moltissimi. Per bloccare questa china distruttiva, per raddrizzare il piano inclinato sul quale stiamo scivolando tutti, occorre mutare i paradigmi che regolano le relazioni e passare dalla avidità e l'egoismo alla generosità e all'altruismo. Ma, non ci si sbagli, non si deve scegliere generosità e altruismo perché si è, o si deve essere, buoni, ma per intelligenza e per interesse.
Cito: "Per raggiungere questo obiettivo è innanzitutto necessario comprendere che la felicità altrui è più utile per noi della disperazione, che per organizzare il mondo il mercato non basta, che la democrazia limitata al territorio nazionale non sarà presto nient'altro che un simulacro e che la dittatura del presente perverte entrambe, mercato e democrazia. Oltre a ciò dobbiamo anche imparare a canalizzare la rabbia verso l'altruismo e non verso la collera, realizzare che la cooperazione vale di più della competizione, che l'umanità è una sola e che da questo deriva la necessità di accedere a un livello superiore dell'etica e dell'organizzazione politica dell'umanità".
Per sostenere questa tesi, tanto banalmente vera quanto incredibilmente negletta dai più, Attali sale in cattedra e ci impartisce una lezione con tono altero e saccenteria poco amichevole. Anche lo stile del libro, un discorso che vuole ammanire a noi lettori una doccia scozzese alternando pagine di dati positivi a pagine piene di dati e prospettive negative, trattandoci un po' come bambini, non aiuta ad essere empatici con l'autore. Attali dà sfoggio di una erudizione e una conoscenza di statistiche, indici e dati che a noi comuni mortali appare infinita ma che con un buon ufficio studi a disposizione può essere più semplice avere. Ma queste pecche non tolgono valore al messaggio forte, che ho voluto mettere in capo a queste brevi note, che sarà ovviamente ignorato. Ne consegue che le previsioni di Attali, non verificabili se non a posteriori, non possono essere escluse a priori. E questo non è bello.

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