venerdì 14 luglio 2023

LE GUERRE DELL'OPPIO di Sergio Valzania

 LE GUERRE DELL'OPPIO  di Sergio Valzania



Il 18 ottobre 1860 sotto il comando di Lord Elgin, plenipotenziario della corona inglese, le truppe anglo francesi distrussero per vendetta il Yuan Ming Yuan (la residenza estiva dell'imperatore cinese) depredandolo. 

Lord Elgin figlio di tanto padre. Il precedente Lord Elgin fu colui che depredò il Partenone dei marmi che oggi sono al British Museum.

Torniamo allo Yuan Ming Yuan. Si trovano in rete le motivazioni perché i resti del palazzo non vengono restaurati per scelta del governo cinese: essi sono una ammonizione ai cinesi su cosa è accaduto loro, nel secolo delle umiliazioni, quando non erano vigili e pronti a reagire per difendere l'integrità della Cina. 

La violenza perpetrata dalle potenze imperialiste dell'epoca, succedute alle azioni della Compagnia delle Indie Orientali, sono commesse per pura avidità e sono ingiustificabili, ma, come si legge anche nel bel libro di Valzania, l'incapacità del governo imperiale cinese nell'uscire da un inutile e improvvido isolamento tecnologico e politico è concausa delle sofferenze subite dai cinesi. Non c'è scelta se si è attaccati, o si è in grado di resistere e reagire o si soccombe anche nella ragione e in sfregio ad ogni diritto.

A me questo libro è piaciuto, mi è sembrato proporre un giusto equilibrio tra analisi storica e divulgazione, la dettagliata descrizione degli avvenimenti e la loro spiegazione ha consentito di realizzare un'opera che è comprensibile anche da un lettore medio.

Ho trovato particolarmente interessante il momento storico analizzato, un buon modo per iniziare a sviluppare un percorso di conoscenza e di studio del far east, del vero centro del mondo odierno. Se è vero che il mondo è interconnesso (anche se si legge che la globalizzazione viene smontata a favore di legami tra amici e libri come Connectography di Parag Khanna appaiono lontanissimi e messi in dubbio -ed è solo del 2016), quello che serve è capire come si legano i fili della interconnessione, dove questi fili sono più tesi e sotto pressione, e soprattutto dove ci sono le mani che li tirano. E a mio avviso la Cina, e tutto il far east sono un centro nevralgico da conoscere e capire oltre gli stereotipi. Ci sono molti bravi giornalisti e scrittori, Giada Messetti, Giulia Pompili, Simone Pieranni, Alessandro Aresu, Alessandra Colarizi, Lorenzo Lamperti che ci aiutano a capire meglio quella realtà odierna, e tutti mi sembra ci aiutano a comprendere come eventi storici che con il nostro sguardo possiamo vedere lontano, male o trascurare, per loro sono centrali. Ecco quindi l'importanza per esempio di conoscere meglio un momento importantissimo come le guerre dell'oppio, i trattati ineguali, il secolo dell'umiliazione. Si può capire un po' di più la Cina di oggi conoscendo meglio la Cina di ieri. E questo bel libro è un valido aiuto. 

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