sabato 17 marzo 2018

BUONGIORNO AFRICA Tra capitali cinesi e nuova società civile _ di Raffaele Masto

BUONGIORNO AFRICA Tra capitali cinesi e nuova società civile _ di Raffaele Masto

Ho appena concluso la lettura di questo importante libro di Raffaele Masto e avevo intenzione di scrivere... beh non una recensione, diciamo un commento di riflessione. Però ho pensato che avrei potuto affastellare banalità inutili e quindi ho ripercorso con la mente i vari brani più significativi (solo alcuni, non posso copiare il libro) e proporli come abstract. Credo che da poche righe estrapolate, se saprò estrapolarle bene, si comprenderà il "peso" del libro (assolutamente consigliato).
Forse le citazioni che mi appresto a trascrivere serviranno più da stimolo all'acquisto e lettura del libro. Proviamo
1. (siamo in Congo RDC ) "Per mantenere la struttura e dare uno stipendio minimo a medici e infermieri, Eustache fa pagare prestazioni e farmaci ai pazienti a un prezzo correlato alla loro situazione economica; chi è povero non paga e siccome a Bukavu si conoscono tutti lui sa bene chi far pagare. Così grazie all'ospedale Eustache si è "inventato" un lavoro che non avrebbe mai avuto, con il quale mantiene se stesso e la sua famiglia"
2.( siamo a Kamituga, sempre RDC) " Le pendici della collina erano punteggiate da rozzi buchi che penetravano in profondità anche di un chilometro nel ventre della terra, ci disse il seminarista. Aggiunse che quella era una delle principali cause di morte a Kamituga: a volte il terreno smottava e seppelliva le persone all'interno dei cunicoli... Osservai meglio quei buchi e mi sembrarono piccoli. Chiesi al seminarista se potevamo avvicinarci, anche per scattare delle fotografie, e quando fummo a pochi passi compresi; i lavoratori erano tutti bambini."
3. (Zendo, sempre RDC) "il preside di invitò a trascorrere una giornata a scuola... L'alzabandiera era annunciato dal tintinnio che un addetto produceva, battendo con una barra di ferro, su un semiasse di auto appeso a un albero: una rudimentale campanella che serviva da richiamo per tutto il villaggio. I bambini cominciarono ad arrivare , disciplinati, con il loro quaderno Unicef stretto al petto. Furono inquadrati davanti allo spiazzo della scuola: il preside fece alzare la bandiera congolese e, sotto la direzione di un maestro, i ragazzi cantarono l'inno nazionale. Poi in fila, entrarono nelle aule ...Sbircia con la code dell'occhio il quaderno aperto di uno scolaro ai primi banchi e notai che aveva cominciato a scrivere esattamente nell'angolo in alto a sinistra, senza lasciare nessun margine bianco dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra. Scarso senso estetico, si sarebbe detto. Ma io ero certo che si trattava d'altro; il ragazzino considerava il suo quaderno troppo prezioso per sprecare anche il più piccolo spazio bianco."
4. (Mali_ Masto viaggia con un cinese che è incaricato di valutare quali interessi economici può cercare di sfruttare il governo cinese) When Yè era un chiacchierone e mi bastò stuzzicarlo su quello che mi era sembrato il suo miglior argomento di conversazione, cioè gli affari cinesi nell'area di cui avrebbe dovuto occuparsi. Sapevo che Pechino aveva da poco concluso importanti accordi minerari per l'estrazione dell'uranio nel vicino Niger e gli chiese se ne fosse a conoscenza. Mi rispose un po' piccato. Se ne era occupato a fondo...Gli feci notare che proprio in concomitanza di quel conflitto commerciale (con Areva e quindi con la Francia), in Niger era nuovamente scoppiata la guerra civile tra le popolazioni del nord, i mitici Tuareg,e il governo centrale. When Yè mostrò di ritenere questa osservazione così marginale da non meritare neppure un commento, solo un'alzata di spalle".

Qualche stralcio tra i molti che avrei potuto trascrivere. Solo per dare un'idea della profondità del libro, che non guarda l'Africa a volo di uccello, ma entra nel vivo parlando con le persone, registrando luci ed ombre e cercando le cause, che ci interessano e ci coinvolgono molto più di quanto vogliamo far finta di credere e sapere.

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