mercoledì 18 gennaio 2017

CRESCITA INCLUSIVA. ITALIA IN FONDO ALLA CLASSIFICA ( 27°SU 30°)

dal Corriere della Sera del l6 gennaio 2017
CRESCITA INCLUSIVA, ROMA TRA LE ULTIME IN CLASSIFICA. IL PRIMATO VA A NORVEGIA, LUSSEMBURGO E SVIZZERA.

Nella classifica dei Paesi sviluppati che valuta se la crescita sia più o meno inclusiva, l'Italia si trova al 27esimo posto su 30. Il giudizio arriva dall'ultimo "The inclusive growth and development report 2017" del World economic forum. Dietro di noi ci sono Portogallo e Grecia. Anche Germania e Stati Uniti, le cui economie stanno galoppando, non hanno ottenuto posizionamenti lusinghieri: Berlino è 13esima e Washington 23esima [nota: vorrei ricordarmi di ricontrollare tra quattro anni]. al primo posto della lista dei Paesi più virtuosi in termini di "crescita inclusiva" - e non è una novità -  ci sono la Norvegia, il Lussemburgo, la Svizzera e l'Islanda [nota seguono Danimarca, Svezia, Olanda, Australia, Nuova Zelanda, Austria]. a far perdere punti all'Italia, Paese membro del G7 che vanta i primi posti in termini di industrializzazione, non è la crescita di per sé, e neanche il PIL pro capite, ma la valutazione dell'Inclusive development index (Idi), l'indicatore economico di nuova generazione elaborato dal Wef che esamina non solo la ricchezza del Paese, ma la sua capacità di far quadrare la crescita con l'uguaglianza sociale, l'efficienza delle infrastrutture e dei servizi, la capacità di fare impresa in un ambiente favorevole e in maniera etica.

http://www3.weforum.org/docs/WEF_Forum_IncGrwth_2017.pdf

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