domenica 12 giugno 2016

VINCERE IL MORIRE (LA MORTE E' INVINCIBILE)

VINCERE IL MORIRE (LA MORTE E' INVINCIBILE)

Sto leggendo un libro sui cimiteri. "Passeggiate nei prati dell'eternità" di Valeria Paniccia (che in copertina riporta la foto di quella stupenda statua funeraria del Monumentale di Milano che rappresenta Isabella Airoldi Casati sul letto di morte che ho appena visto nella visita che con Antonella abbiamo fatto in quello stupendo cimitero).
Ora l'autrice sta visitando il cimitero di san Michele in Isola a Venezia e nel giungervi conosce una persona, una bibliotecaria, Cesarina Vigby. 
Copio uno stralcio di un inciso che l'autrice dedica a questa signora, perchè mi ha colpito molto l'ultimo paragrafo.

Valeria Pelliccia: “Passeggiate nei prati dell'eternità”

Nel quarto recinto Cesarina Vigby mi insegna a leggere le scritture ultime. Alla bibliotecaria appassionata di cimiteri, un anno dopo la nostra passeggiata, verrà diagnosticata una rara malattia neurologica. E, poco dopo, a 73 anni, ha scritto il suo primo romanzo, “L'ultima estate”, diario estremo e potente inno alla vita. La sua sfida a ciò che le sottraeva respiro, movimento, futuro si è nutrita anche del suo speciale culto dei morti e di passeggiate nei cimiteri. Prima discendere tra gli extra terreni è riuscita a pubblicare un altro libro, in cui ha dimostrato come si possa riuscire a vincere il morire (la morte è invincibile), con dignità e schiena dritta, grazie allo humour, nero e spiazzante.

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