giovedì 23 giugno 2016

MEDIA: INFORMAZIONE, RISPETTO, DEMOCRAZIA ... e qualche dubbio

MEDIA: INFORMAZIONE, RISPETTO, DEMOCRAZIA ... e qualche dubbio

Corriere della Sera. Articolo di fondo di Gian Antonio Stella
(attenzione. non mi interessa assolutamente disquisire delle sindache "Cinque Stelle", il mio interesse è un altro ora)
"La prima grana per Virginia Raggi e Chiara Appendino è infatti questa. Per quanto abbiano studiato, abbiano le lauree giuste e si siano infarinate negli uffici municipali come consigliere, le due avrebbero bisogno di tempo per impadronirsi dei problemi, dei dossier, delle macchine comunali. Così da incidere poi in profondità nelle cose che non vanno. NON BASTERANNO POCHI MESI o pochi anni per sanare, soprattutto in Campidoglio, piaghe finanziarie, amministrative, etiche, urbanistiche finite in cancrena".

Parole giuste e sagge.

Mi chiedo però perché gli stessi giornali (uso il più autorevole per comprendere tutto un sistema di informazione politica mediatica) nei giorni precedenti alle elezioni utilizzavano tempi e spazi nei format usati dai diversi sistemi di media per chiedere (singolarmente o a mo' di confronto) ai candidati sindaco "cosa farete nella prima giunta, nei primi cento giorni?" La risposta più seria avrebbe dovuto essere: studiamo la situazione. La reazione più giusta avrebbe dovuto essere "Ma pensate di fare un buon servizio alla democrazia e ai lettori nel fare una domanda così?"

Non era "economicamente" possibile forse dare una risposta del genere da parte dei candidati sindaci, ma dal punto di vista di utilità democratica, mi chiedo quale fosse il senso (e il rispetto per gli elettori/lettori)
E sempre parlando di rispetto, dire questo che scrive Stella due giorni dopo le elezioni, non è proprio un bel messaggio, a mio avviso.

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