martedì 17 giugno 2025

GUARDARE IL MARE


https://youtu.be/VZq9Kd2kvVU


Ho guardato il mare a lungo, senza leggere o fare altro. Ho solo guardato a pochi metri dal frangersi delle onde, fino a quando la marea non si è alzata e mi ha raggiunto (e mi è venuta voglia di andare al Nord a guardare le maree, quelle serie). Non ricordo da quanti anni non mi prendevo questa libertà. Ma poiché non sono buddhista la mente non era libera e vagava. Pensavo alla semplicità del gesto che stavo facendo: seduto davanti al mare, a guardarlo. Ho pensato a un bambino della Cisgiordania al quale l'oppressore abile nel farsi passare sempre per vittima impedisce di vedere il mare lontano pochi chilometri e narrato nei ricordi dei nonni che magari lo vivevano abitando nelle loro case vicine ad esso; oppure a chi condannato da una malattia senza scampo, dipendente dagli altri solo per grattarsi il naso, vede impedita la libera scelta del proprio destino da persone che si appellano per negare il diritto alla disponibilità della propria vita a un Dio che non può essere così crudele; oppure a genitori che devono accudire figli con problemi continuamente, senza posa, spaventati da cosa accadrà quando non ci saranno più; o ancora a chi il mare non lo guarda per il piacere di rilassarsi come ho fatto io ma con la paura di affrontarlo in una avventura/scommessa che appare sempre più perdente.

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