giovedì 6 agosto 2020

TIM MARSHALL. LE 100 BANDIERE CHE RACCONTANO IL MONDO

TIM MARSHALL. LE 100 BANDIERE CHE RACCONTANO IL MONDO

Se vi dico Wiphala sapete a cosa mi riferisco?  Se lo sapete, bravi. Io fino a ieri non lo sapevo. Se non lo sapete avete due possibilità: 1. Perdere tempo digitando sul vostro smartphone nella casella del motore di ricerca; 2 Guadagnare tempo scegliendo di leggere questo bellissimo libro di Tim Marshall “LE 100 BANDIERE CHE RACCONTANO IL MONDO”.


Io suggerisco di scegliere la seconda strada. Tra l’altro scrivere “scegliere di leggere” è una ripetizione, come ci dice l’amica Andrea Marcolongo. Infatti scrive in “La misura eroica”: “in fondo leggere proprio questo vuol dire, dal latino lego: scegliere”

E allora vale la pensa di scegliere di scegliere, oppure se si preferisce di scegliere di leggere questo libro. Perché non credo sia facile scrivere un libro che suona come un piacevole racconto da parte di un amico spiritoso, leggero ma profondo, competente senza apparire borioso, trattando di bandiere.

Mi rendo conto di essere un po’ predisposto: io colleziono targhe di automobili, quindi sono già coinvolto nel sistema di comunicazione simbolica che gli Stati fanno. Ma le persone, come si insegna anche Harari in modo più dotto ma altrettanto ironico, possono sacrificare la vita sotto una bandiera. La vedo difficile per una targa, fosse anche di SVC o Nord Korea o Tristan de Cunha. Quindi le bandiere hanno una carica simbolica ben differente. Sono stimolato anche dalle notizie sociali, storiche ed etnografiche sugli  Stati e sui popoli che generalmente sono negletti dalle correnti di informazione predominanti.

Ecco quindi che il libro di Marshall soddisfa buona parte delle mie curiosità in questo campo. Però, noto, lo avrebbe potuto fare anche un manuale tecnico che avrebbe elenco e dettagliato le caratteristiche di ciascuna bandiera in modo sistematico. Ma che gusto avrebbe avuto la lettura?

Questo libro è un racconto che si dipana nella storia e nelle vicende degli Stati da cui poi sono nate  le bandiere, colme di significato, di storia, di motivazioni.  Allora si capisce perché in alcuni casi la bandiera assume un significato che trascende (a volte anche stupendoci) la semplice riconoscibilità dello Stato nel contesto internazionale.

Non mancano aneddoti simpatici e notazioni sapide, da buon giornalista britannico quale è Marshall, accompagnate da valutazioni, commenti e riflessioni più serie che ho trovato ben inserite nel racconto (oltre che condivisibili).

Io l’ho letto con progressiva voracità e incremento di piacere, man mano che le pagine scorrevano e l’attenzione si concentrava su Stati meno “all'ordine del giorno”.

Non so dire se può essere considerato un libro “leggero” o un libro “specialistico”. Il tono divulgativo, e lo stile colloquiale – parecchi incisi ci dicono che la documentazione a cui si è rifatto Marshall è molto meno “alla mano” di come poi ci è stata resa dal nostro – lo rendono a mio avviso fruibile e interessante anche per chi non è curioso di mappe, confini, geografia, storia e curiosità connesse. E la leggerezza è tale nella accessibilità alla narrazione, mentre il contenuto è un ottimo spunto per aumentare la propria conoscenza e comprensione delle vicende del mondo. E potrete rispondere con sicurezza se qualcuno vi chiede cosa sia Whipala.


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