sabato 23 maggio 2020

LA SIMMETRIA DEI DESIDERI _ ESHKOL NEVO

LA SIMMETRIA DEI DESIDERI _ ESHKOL NEVO

Secondo la mia impressione e il mio giudizio di lettore semplice, quando Nevo scrive un bel libro, questo è VERAMENTE un bel libro.
E "La simmetria dei desideri" è un libro che si legge volentieri fino alla fine senza momenti di stanchezza. Ma se cerco di capire perché, e di spiegarlo, mi trovo un po' in difficoltà. Senza voler anticipare, per chi non lo ha letto (ma non è un giallo, non si spoilera nulla), il plot della vicenda, posso dire che è la storia di un tratto di vita di quattro amici che non riescono (forse un po' vorrebbero senza successo) a separarsi anche se le vicende che attraversano potrebbero indurli a farlo. Ma esito a dire se sia un libro sull'amicizia virile. Mi sembrerebbe riduttivo. Ugualmente non posso dire che le quattro figure siano archetipi di tipologie umane. Certo non sono monadi, tratti comuni li esprimono, ma ugualmente mi sembrano personaggi ben dipinti ma particolari. Per un lettore non israeliano la contestualizzazione della vicenda nella vita comune in Israele è sempre affascinante (consapevolmente conosciamo la vita comune degli oppressori - consenzienti o critici- e non degli oppressi. Nel libro c'è un momento molto commovente senza essere patetico e un momento di fortissima denuncia sulla vicenda dell'Occupazione). La presenza della vita militare nelle vicende comuni delle persone per noi Europei è di difficile comprensione.
C'è un filo comune che ho trovano nei libri che ho letto (tra quelli che ricordo, la mia memoria zoppica) di Nevo: la relazione dei protagonisti con il padre (potrei dire con i genitori, le madri sono figure protagoniste e importanti, ma il rapporto con il padre è più drammatico). L'ho trovato in Neuland e lo trovo in questo libro. Forse è anche un rapporto generazionale - in una nazione giovane e con un passato prossimo che pesa come un macigno  - forse due passati: la Shoah e il periodo eroico della fondazione della nazione (fatta scacciando nella Nakba un'altra nazione) e dei Kibbutz.
Ho tralasciato il cuore del libro, la simmetria dei desideri (questo forse è l'elemento del libro che è meglio lasciare scoprire a lettore) e la sua relazione con questa amicizia corale. Ecco, questo aspetto: la presenza di un folto numero di protagonisti (almeno 8) e la capacità di Nevo di dipingerli coerentemente per tutto il libro a me è sembrato uno dei punti di forza del libro. Sono un lettore superficiale e quindi potrei sbagliarmi, ma se mi chiedo se ho trovato delle incongruenze o incoerenze nell'inserirsi dei personaggi nelle dinamiche dei rapporti intrecciati tra loro devo dire di no e questo è uno dei motivi per cui il libro è godibile. E' un libro consigliabile.

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